La prima pagina del Sole 24 Ore di ieri ci ricorda uno dei più tristi primati del nostro paese, l’analfabetismo funzionale, che coinvolge circa la metà degli italiani. Funzionale significa saper leggere “tecnicamente” ma non capire quello che si legge e soprattutto non saperlo usare per fare cose importanti per propria vita, come compilare correttamente un modulo che vada oltre i dati anagrafici.
La convinzione che le capacità di esprimersi con la parola scritta, e quindi di organizzare i pensieri, sia alla base dello sviluppo dei singoli, di una comunità, di un paese, è alla base di iniziative concrete e di successo, che sarebbe bello fiorissero anche da noi.
Una la racconta il Guardian, sempre ieri. Lo scrittore irlandese Roddy Doyle ha creato Fighting Words in uno dei quartieri più poveri di Dublino: una scuola dove si insegna a scrivere e illustrare storie a ragazzi dagli 8 ai 16 anni. Con tanti volontari e risultati entusiasmanti.
Nick Hornby ha creato qualcosa di simile con il Ministero delle Storie nella parte est di Londra. Il payoff è giustamente ambizioso: Official Inspiration to the Nation. E il Chi siamo: We are an organisation dedicated to the creation of stories by a new storytelling generation. Fire your imagination, have a look around and get involved.
Il modello di tutti è 826 Valencia, associazione fondata San Francisco da Dave Eggers. Nei tanti laboratori gratuiti i bambini, soprattutto i più svantaggiati, acquistano fiducia in se stessi, imparano a imparare, a esprimersi con chiarezza e a far sentire la loro voce.
Come sia nata questa avventura, che sta prendendo piede anche in molti paesi in via di sviluppo, lo racconta lo stesso Eggers nella TED Conference Once upon a school (sottotitoli in italiano):
PS Non conoscevo l’esperimento milanese che Licia cita nel suo commento: La grande fabbrica delle parole.
Segnalo anche il progetto italiano ispirato dal modello di Dave Eggers, che è a Milano e si chiama La grande fabbrica delle parole.
E ora provo ad aggiungere il link, sperando che il filtro antispam non me lo blocchi 🙂
Laboratorio di scrittura La grande fabbrica delle parole.
Noi ci siamo rovinati nel rinascimento.
Abbiamo consumato quasi tutta la nostra vena creativa e culturale in quel periodo ed ora siamo entrati in riserva.
Chissà, magari facendo un nuovo pieno …
Tra le motivazioni del diffuso analfabetismo funzionale, metterei la prevalenza dei multiple choice tests nella scuola. Ai ragazzi non è più richiesto di scrivere pensieri logici, ma di spuntare la risposta giusta. Addirittura, negli esercizi ‘giusto/errato’, sono incoraggiati a dare comunque la risposta, data l’alta percentuale di probabilità, 50%, appunto, di indovinare. Stiamo creando generazioni di giovani che non sanno davvero scrivere e leggono poco e male. 🙁 Ben vengano le iniziative come quella segnalata da Licia. 🙂
E anche le altre iniziative di cui parla il post. Scusate, non avevo ancora guardato i links e ascoltato il filmato. Meno male che ci sono anche insegnanti e altre persone piene di zelo ed entusiasmo che si impegnano al di fuori della scuola.
[…] le storie siano importanti, e due giorni dopo incontrare un post di Luisa Carrada che si intitola Scrivere storie può cambiare un paese e da solo contiene link per passare mezza giornata in esplorazione (e ne vale la […]
Segnalo nel mio piccolo i miei laboratori di scrittura fatti nelle scuole e su un prato verde spesso pro bono perché in Italia come all’estero solo la buona volontà delle persone può portare avanti questi piccoli progetti… trovate i video qui http://www.scritturacreativascuola.org/p/esercizi-di-scrittura-creativa.html
[…] sì, piuttosto nuovi. Consideriamo gli ambiti: Luisa Carrada pubblica un emozionante articolo sullo storytelling usato per educare ragazzi svantaggiati. E un altro, illuminante, sul quello che lo storytelling può fare per […]
Fantastico. E Dave Eggers è straordinario nel saperlo raccontare. Mi piace anche l’idea di quello qui a Milano, ora mi esploro un po’ il sito.
[…] Scrivere storie può cambiare un paese « Il blog del mestiere di scrivere. Share this:TwitterFacebookLike this:LikeBe the first to like this post. […]
[…] sì, piuttosto nuovi. Consideriamo gli ambiti: Luisa Carrada pubblica un emozionante articolo sullo storytelling usato per educare ragazzi svantaggiati. E un altro, illuminante, sul quello che lo storytelling può fare per le […]
[…] di scrittura popolari, dedicate soprattutto ai ragazzi, che sono nate nel mondo anglosassone: Scrivere storie può cambiare un paese. Non conoscevo analoghe esperienze italiane, che invece ci sono, come la Scuola Twain, “un […]