Nella sua ultima breve Alertbox, Bylines for web articles, Jakob Nielsen dà indicazioni sull’opportunità di firmare o meno gli articoli online, e su quale visibilità dare all’autore.
Eccole:
- firma e bio sono comunque parole in più su un medium in cui si legge poco e distrattamente (in media solo 120 parole per pagina… ma sarà vero?); possiamo toglierle se abbiamo bisogno di essere molto stringati, per esempio nella versione mobile del sito
- la firma è utile quando contribuisce alla credibilità del sito: l’autore è famoso, è un’autorità o ha molta esperienza nel suo campo, scrive spesso su un determinato tema, esprime un’opinione personale, oppure scrive su un’intranet, dove tutti lo conoscono
- la bio in fondo all’articolo deve essere di poche righe (altrimenti si linka una pagina a parte), il nome non deve linkare l’email (che distrae e va eventualmente indicata a parte), può essere corredata da una piccola foto e integrata dai link ad altri articoli che l’autore ha scritto sullo stesso sito.
Luisa tu sai quanto abbia apprezzato l’opera di Jakob Nielsen. Però anche i grandissimi invecchiano… e danno per scontate cose che non lo sono.