Non compro i quotidiani cartacei da tempo, tranne il Sole 24 Ore la domenica.
Anche se gran parte degli articoli dell’inserto Domenica sono anche online, è uno dei pochi casi in cui trovo la carta decisamente superiore e sono capace di uscire di casa anche sotto la pioggia per andarmelo a prendere. Merito dell’impaginazione, della distribuzione dei pezzi, delle immagini, che fanno di ogni pagina un paesaggio a sé, giusto anche nelle grandi dimensioni.
Oggi a pagina 3 c’è un bellissimo decalogo scritto dal filosofo Paolo Rossi, scomparso qualche giorno fa, dedicato ai Consigli a un giovane conferenziere. Anche se la parola “conferenziere” può sembrare antiquata, il pezzo merita di essere letto con attenzione, ritagliato e tenuto in evidenza.
Stavolta non riassumo, né estraggo: l’intelligenza e la grazia dell’anziano filosofo ne sarebbero inevitabilmente compromesse. Scaricate, stampate e leggete per intero.
Paolo Rossi. Credo che molti di noi, scorrendo i titoli del Sole stamattina, si siano chiesti per qualche istante come mai un calciatore o un attore si fossero “allargati” a dare consigli ai conferenzieri.
Avevo cancellato dalla mia memoria questo filosofo colto e arguto (perché grande osservatore dei contesti e dei suoi simili) del quale soltanto pochi anni fa avevo apprezzato le elaborazioni sul tema “memoria e identià”.
Il suo spirito di osservazione emerge plasticamente quando, al punto 4, fotografa i comportamenti “a stento tollerabili” dei citazionisti.
Ieri ho selezionato solo quell’articolo, l’ho tagliato e inserito nella cartella “Articoli, ritagli, spunti, idee. Lavori in corso.” Penso che una copia la appenderò in ufficio… Buona giornata!