Stimolata da un articolo del Boston Globe, tempo fa scrissi un post sulla fluenza cognitiva, cioè la facilità con la quale riusciamo a leggere e a capire un messaggio.
Una ricerca in rete non mi restituì molto, per cui oggi sono stata contenta di trovare un breve filmato in cui uno dei maggiori esperti di fluenza cognitiva, lo psicologo Adam Alter, spiega molto bene il rapporto tra facilità e complessità e come questo influenza la nostra capacità di prendere decisioni, soprattutto d’acquisto.
Bombardati come siamo di messaggi, siamo sempre più portati a preferire i messaggi semplici, i nomi dei prodotti facili da capire e da pronunciare, sostiene Alter. Con un’eccezione: i prodotti di lusso, che associamo a sofisticazione e complessità. Se il nome è troppo semplice non funziona.
La semplicità serve, ma serve anche la complessità, soprattuttto se inserita con misura e attenzione in un messaggio semplice. Un elemento di complessità risveglia infatti l’attenzione e fa fermare a pensare in modo meno automatico, più consapevole e profondo.
Il video è pubblicato in Institute of Decision Making, un sito dedicato ai meccanismi istintivi che influenzano le nostre decisioni. Detto così sembra una cosa difficile e noiosa, ma la formula del sito è leggera e piacevole, con tante mini videolezioni di pochi minuti. Del resto la tagline del sito è 65 seconds that matter.