Leggere Just my type, a book about fonts è come prendersi una vacanza.
La abbordi come una lettura di lavoro e ti ritrovi a viaggiare nel tempo e nello spazio, incontrando i più diversi personaggi come in un libro di avventure.
Sarà perché l’autore non è un esperto di tipografia, ma un saggista e giornalista che affronta il tema delle font come un’inchiesta storica.
22 avvincenti capitoli alla fine dei quali entriamo in confidenza con font famose e meno famose, con uomini e donne che da Aldo Manuzio in poi hanno dedicato un’intera vita alla forma delle lettere.
Per esempio Garamond e il suo creatore, Claude Garamond, sono i protagonisti del capitolo dedicato all’ampersand, in italiano la “e commerciale”: la &, adottata in tutte le lingue.
Strana lettera che nasce dall’unione di due lettere, la “e” e la “t”. Il suo inventore pare sia stato Marco Tullio Tiro, segretario di Cicerone, nel 63 dopo Cristo. Voleva scrivere più velocemente e il suo segno stenografico ebbe fortuna, tramandandosi per tutto il medioevo fino all’era della stampa.
Aldo Manuzio ne mise ben 25 in una sola pagina del suo Hypnerotomachia Poliphili.
Ma fu Garamond, in pieno cinquecento, a creare la più bella &, dove si riconoscono tutte intere le due lettere che la compongono, “più che un carattere una creatura viva, un animale che sorge dal profondo”:
La & è molto più di un’abbreviazione; la sua creatività ci ricorda l’effetto confortante della penna d’oca nel disegno delle lettere, e il suo significato va molto oltre quello di un legame. Sta anche per permanenza, soprattutto in un sodalizio professionale.
È praticamente impossibile guardarne una senza pensare alla sua forma; o disegnarne una senza pensare alla libertà.
Bisogna ritrovare il gusto di scrivere con la stilografica per comprendere appieno questo post.
Una perla di post nella quale non avrei mai pensato di imbattermi.
L'ho apprezzato particolarmente poichè da un pò di tempo a questa parte ho iniziato a utilizzare spontaneamente la & commerciale, ma soltanto leggendo il post ho avuto modo di riflettere a pieno sulla libertà del gesto nello scriverla e sulla sua bellezza estetica !
[…] Permanenza & libertà […]