In questi giorni di rampogne contro i libri elettronici e di inni nostalgici alla carta ne ho ascoltati e letti fin troppi. L’opposizione carta/bit di per sé non ha senso, perché bisogna vedere di cosa si sta parlando. Io non parteggio né per l’una né per gli altri, ma continuo nella mia esplorazione della lettura sullo schermo.
La lettura di normali testi lineari sull’iPad mi sta stancando molto, gli occhi soprattutto, e penso che nonostante la mia riluttanza a circondarmi di mille aggeggi elettronici virerò rapidamente verso il Kindle.
Molto ma molto diverso è il caso dei “nuovi libri”, quelli progettati appositamente per l’iPad. Lì cominciano a esserci cose veramente interessanti.
Mi è piaciuta molto l’edizione Penguin di On the road di Jack Kerouac, con tutto l’itinerario di viaggio, le foto, le copertine del libro in tutto il mondo, i ritratti degli altri scrittori della beat generation.
Ma non ero preparata alla meraviglia di The magic of reality di Richard Dawkins, appena pubblicato da Random House. È un libro di scienze per ragazzi che mi ha catturata come raramente mi è successo (grazie Popova!).
Per il contenuto e l’idea: l’uomo ha inventato i miti e le storie per spiegarsi i misteri della natura e della sua origine, ma non c’è magia più potente e più poetica del racconto della realtà spiegato dalla scienza; qui ci sono i miti, le fiabe, la natura, gli scienziati e le loro storie, all’interno di un racconto rigoroso e avvincente.
Io non ho mai avuto una passione per la scienza, eppure in questi giorni ho mollato tutte le altre letture per godermi Darwin, Newton, Mendel e Einstein. Cosa sarebbe mai diventato di me se a scuola avessi avuto un libro così?
Per la forma: paragonati a questo, i best seller Our choice di Al Gore e Alice in Wonderland sembrano tentativi da principianti.
Ecco cosa rende The magic of reality veramente speciale:
- la modularità del testo: messo tutto in fila è tantissimo, ma diviso nei 12 capitoli che pongono ognuno una domanda cruciale sul mondo che ci circonda diventa leggero leggero, di una leggerezza che aumenta in pagina dove il testo non è mai da solo
- ci sono infatti le illustrazioni, come quelle di un libro di fantasy o di fiabe, ma qui fanno da sfondo come paesaggi a interi capitoli e si animano come a teatro; animazioni funzionali, non spettacolari, eppure coinvolgenti
- e ci sono i filmati, le foto, le animazioni e e gli esperimenti, che possiamo svolgere anche noi
- ma soprattutto ci sono l’equilibrio tra tutte queste componenti e la fluidità dell’ambiente, un luogo della lettura e dell’apprendimento dove ti muovi e ti senti proprio bene.
Il testo è magnificamente scritto. La sintassi è semplice, per garantire la leggibilità in colonne molto strette. Il lessico è preciso e rigoroso, senza alcuna approssimazione; dove i concetti sono più difficili ci pensano le metafore e le storie. Titoli e sottotitoli riescono sempre a unire informazione, curiosità ed emozione.
Sull’iPad non hai lo spessore del volume e quindi passi da un tema all’altro con la leggerezza di una farfalla, ma si tratta di un “librone” con cui mi diletterò ancora per molto.
Grazie, i tuoi racconti sui libri emozionano. Il tuo coinvolgimento arriva e convince. Non sono mai rimasta delusa dgli acquisti fatti dopo averti letta 🙂
Monica
p.s. visto che siamo in tema, hai diminuito l'interlinea, qui sul blog? Mi sembra di fare più fatica a leggere i post, ma forse sbaglio 🙂
Ho condiviso molto le riflessioni di questo post che mi ha ispirato nella scrittura di un post che stavo covando da un po' di tempo: http://ilguforosa.blogspot.com/2011/10/locchio-del-lettore.html
come ti capisco Luisa quando dici: "se avessi avuto un libro come questo a scuola…"
sebbene a me la storia piaccia tanto é la stessa cosa che pensai quando assistetti ad un campo di rievocazione storica dell'anno mille preparato a brescia per le scuole medie…
bellissimo vedere, osservare e mangiare anche come ai tempi medievali.
mi hai fatto venire voglia di prendermi un similare di Ipad (io aborro i prodotti apple ed ho i miei motivi) e comprarlo pure io sto libro.
Giochi inncenti per tecno-bamboccioni mai cresciuti.
E questa sarebbe la saggistica del XXI secolo????
Monica:
l'interlinea è sempre quella, ma il post era forse un po' più lungo del solito.
Gufo Rosa:
vado a leggere il tuo post.
Morias:
neanche io sono una fanatica di apple, tanto che continuo a lavorare tranquillamente sul pc. L'iPad l'ho preso perché per il mio lavoro devo capire come si legge e si scrive lì sopra, ma devo dire che ne sono molto contenta.
Anonimo:
infatti non si tratta affatto di saggistica, ma di un libro divulgativo e per ragazzi, una cosa alquanto diversa.
Luisa
L'ebook ha grandi potenzialità. Lo sto scoprendo da poco ma mi ha già affascinato.
The magic of reality è disponibile anche in italiano?
attenzione al Kindle, cara Luisa…io ne ho uno su cui leggo libri in inglese comprati su amazon. una settimana fa ho comprato un e-book in italiano sul sito di IBS ma – ahimè – non è compatibile col mio kindle e se voglio leggerlo devo comprare un altro lettore e-book compatibile (assurdo) o leggerlo sul computer di casa (doppiamente assurdo)…sono furiosa.
Fiamma
Fiamma,
lo so che la questione è complicata.
Gli ebook in italiano li compro da Book Republic proprio perché spiegano sempre prima e bene dove e come si può leggere il singolo libro.
Luisa
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