Più volte la ministra Gelmini si è detta convinta dell’inutilità della laurea in Scienze della Comunicazione. Invece sarebbe la prima ad averne bisogno.
L’intervento di un manager della comunicazione e docente nella tanto vituperata facoltà alla Sapienza di Roma: L’insostenibile superficialità delle “sentite congratulazioni” di Marco Stancati.
E quello di una linguista: Se la grammatica non è un’opinione di Licia Corbolante.
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28 Settembre 2011
"Quelli veri, quelli originali autentici, che si formano attraverso cinque anni di studi (3+2, ha presente?), frequentano laboratori di scrittura, di organizzazione dei contenuti, di public speaking, di pianificazione delle attività comunicative, svolgono tirocini in azienda, vanno all’estero, si muovono con agilità sulle piazze fisiche e su quelle digitali."
non so tu, ma io di laureati in sdc così non ne ho mai (mai) trovati. e faccio colloqui da 12 anni. in particolare le capacità di scrittura e di organizzazione dei contenuti le ho trovate molto più scase dei laureati in filosofia o lettere. eppure oggi, come hai scritto in un altro post si comunica molto scrivendo (mail, post, ecc). però sono laureati in "scienze della comunicazione" eh. sarà il plurale che manda un po' fuori focus? 😉
ciao, Alberto.
Per Alberto. Non so quale ruolo tu svolga esattamente, ma se la tua è un’esigenza reale e attuale mandami una email chiarendo, con precisione, che tipo di comunicatore serve e per quale tipo di posizione di lavoro. Ti fornisco i nominativi di alcuni possibili candidati al colloquio. Hai visto mai che rimani sorpreso?! Sto intervenendo “in chiaro” e la mia email è facilmente rintracciabile (comunque marco.stancati@gmail.com). Buona giornata!
grazie Marco, ti scrivo. Alberto.
Aggiornamento: In http://www.ilpost.it/2011/09/29/zennaro-gelmini-dimissioni/ si legge che l'autore del comunicato, "direttore generale alla comunicazione del ministero dell’Università e della Ricerca, ha dato le dimissioni dall’incarico di portavoce (non da quello di dirigente, in ragione del quale percepisce 156.161,75 euro lordi l’anno)".
Grazie della segnalazione Luisa. Davvero interessante l'articolo. Mi era sfuggita la chicca delle "sentite congratulazioni" e altro che l'autore mette bene a fuoco. Per quanto riguarda le dimissioni, mi sembra davvero un'altra pagliacciata! ma come non è in grado di fare il portavoce, ma può tranquillamente fare il direttore generale?! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Luisa e cosa ne pensa Marco.
Alberto S. A proposito penso che l'altro Alberto l'abbia sparata un po' grossa. Dodici anni fa non c'erano ancora i laureati in Scienze della Comunicazione ( mi pare che i primi sono del 2004 o 2005)
Grazie Luisa!
E' stata la prima cosa che ho pensato anch'io.
Gloria Graizzaro – laureata in Scienze della Comunicazione (ovvio, no?) nel 2003
Nessuno dei miei compagni di corso avrebbe scritto – e scriverebbe oggi – un comunicato stampa pieno di errori di comunicazioni e nessuno si sarebbe sognato di intervenire una seconda volta in modo altrettanto temerario. Il merito, o semplice consapevolezza, deriva in parte dalle lezioni di scrittura, sociolinguistica, sociologia della comunicazione che frequentavamo, in parte dalle comunissime e importantissime scuole da cui uscivamo, soprattutto dal desiderio di diventare bravi e quindi guardare quelli più bravi di noi.
Mi sono laureata in Scienze della Comunicazione nel 1999, non c'era il 3+2 ma il 5 secco, scrivo per lavoro e in questi anni ho sperimentato tutta la fatica e la soddisfazione nel far riconoscere il mio mestiere e le mie competenze durante i colloqui e gli incontri di lavoro.
ciao
Alessia
per AlbertoS. Quella che definisci "una pagliacciata" è uno dei tanti esempi, purtroppo, di spoil sistem all'italiana. Un sitema importato dagli Stati Uniti che è stato interpretato nella maniera più devastante da troppi politici nostrani. In sintesi.