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25 Settembre 2011

Pagina bianca: come aggirare il blocco

Help for writers di Roy Peter Clark è uscito da pochissimi giorni ed è già nel mio carrello.
Il libro è organizzato in 21 problemi che costellano l’intero processo della scrittura, dall’ideazione alla revisione, con 10 strategie per ciascuno.
Non temo l’effetto “ricettina”, perché seguo Clark da anni e conosco bene le sue capacità di distillatore anche quando scrive testi brevi. Il suo Fifty Writing Tools è uno dei libri che mi hanno insegnato di più e sono stuoli i giornalisti cresciuti alla sua scuola, premi Pulitzer compresi.
In attesa del libro ho trovato un’anteprima su Grammar Girl e ho sintetizzato liberamente e al volo le 10 strategie per superare il blocco della pagina bianca:

1. Abbassa i tuoi standard. Li rialzerai più tardi.
Il foglio immacolato davanti e standard troppo alti sono una miscela altamente inibitoria. Meglio abbassarli all’inizio, quando l’importante è cominciare. Potrete rialzarli fase di revisione, con tante pagine ormai sotto gli occhi.

2. Prima di scrivere, immagina la tua storia.
La scrittura inizia molto prima che le mani comincino a muoversi. Più si lavora nella testa, meglio riuscirà la prima bozza.

3. Recita l’inizio come se stessi parlando con una persona.
Si può scrivere anche con la voce. Ascoltare, e poi scrivere.

4. Non stai scrivendo il tuo pezzo, ma un promemoria per te.
Se immagini di scrivere per te stesso, abbassi i tuoi standard in modo naturale e produttivo. Una volta che le mani si mettono in moto, anche le parole cominciano a fluire.

5.  Scrivi più veloce che puoi per dieci minuti. Senza fermarti.
Ogni scusa è buona per procrastinare. Meglio mettersi a scrivere presto e velocemente. Il risultato forse non sarà dei migliori: chiamiamola “bozza zero”. Ci insegnerà come scrivere meglio la prima.

6.  Metti a tacere il critico che è in te.
Il critico ci serve in fase di revisione, quando gli standard qualitativi devono essere altissimi. Ora serve solo a metterci in crisi.

7. Se non riesci a scrivere nel solito posto, cambia posto.
Di solito le abitudini aiutano, ma se alla scrivania non riusciamo ad andare avanti, meglio il tappeto col computer in grembo o il bar di fronte.

8. Prendi carta e matita.
Lo schermo fa apparire bello e nitido qualsiasi testo, anche una pessima prima bozza, scritta tanto per cominciare. Questo non succede con carta e matita, che ci rendono più attenti e meno ansiosi.

9. Chiedi a qualcuno di farti un po’ di domande sul testo che devi scrivere.
Le domande, soprattutto quelle aperte, ci possono mostrare il nostro tema da altri punti di vista e darci finalmente lo spunto per cominciare.

10.  Per il momento scordati l’inizio. E comincia dalla fine.
Se all’inizio è il blocco, basta fare una deviazione e cominciare da un’altra parte. Quella più semplice, o quella che ci piace di più.

Per me funzionano bene la 1, la 5 e la 10, ma ci ho messo anni a capirlo.
Mi metto a scrivere sempre molto in anticipo, perché la mia fase preferita è la revisione, cui dedico la maggior parte del tempo. Ma anche obbligarsi a scrivere un tot di tempo senza fermarsi dà risultati insperati.
Quanto ai luoghi, scriverei sempre all’aria aperta, come adesso. Ma anche in treno non me la cavo male.

Naturalmente le strategie funzionano se abbiamo lavorato bene prima, in fase di documentazione e progettazione. E ci permetteranno di lavorare bene dopo, quando in fase di revisione alzeremo al massimo l’asticella della qualità.

NB Non fate come me, che ho snobbato Grammar Girl per anni. Nonostante l’aria frivola, offre consigli ottimi e approfonditi.

0 risposte a “Pagina bianca: come aggirare il blocco”

  1. Per me funziona molto la 10, con in più l'aiuto della 1 e della 6. Adoro "fare la maestrina" sui miei testi, revisionarli dall'inizio alla fine più e più volte.

    Imparare ad abbassare gli standard mi è costato molta fatica, mettere a tacere il critico nella prima fase di scrittura ancora di più.

    Ma è stato quando ho imparato a cambiare il punto di partenza che molti blocchi da pagina bianca sono spariti. Per farlo mi sono state molte utili le mappe mentali: preziose per saltare da un pezzo all'altro senza smarrirmi, fondamentali per iniziare il testo da qualsiasi altra parte tenendo sempre dinanzi agli occhi l'inizio del discorso.

    Donatella

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