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risali negli anni

11 Luglio 2011

Divinazioni redazionali

Il Dizionario di stile e scrittura che Marina Beltramo e Maria Teresa Nesci hanno appena pubblicato presso Zanichelli pesa 1 chilo e 350 grammi, ha 1312 pagine e oltre 400 voci. La prima è abbreviazioni, l’ultima volantino.
Insomma è una specie di monumento all’arte redazionale ed è veramente difficile trovarci delle mancanze: grammatica, lessico, strumenti di comunicazione, aspetti grafici e visivi, processo della scrittura… più un buon numero di esempi. Un inchino alle due autrici!

Tantissime cose, ordinate non solo dall’alfabeto, ma anche da un sistema molto chiaro di rimandi interni, un vero ipertesto su carta, e una mappa concettuale che può essere un bel modo di cominciare dal tema che ci interessa di più.

Io in realtà ne sto facendo un uso un po’ bislacco e probabilmente non previsto dalle autrici. Affascinata dalla mole, lo apro a caso, come un libro divinatorio, e leggo la prima cosa che trovo. Una specie di libro dei mutamenti della scrittura (guardate che I Ching for writers esiste! ma questo dà molto più gusto anche senza gli esagrammi).
Così misuro il mio stato d’animo redazionale del momento e traggo auspici per il futuro:

Convenzioni di stesura
Mi stranisco: io le ho sempre chiamate norme redazionali, tocca che mi adeguo.

Incisi
Che bello! lo scrivono anche loro, posso continuare a farlo anch’io, senza andarmi a impelagare con incidentali e simili.

Codice a barre
Finalmente darò un senso a tutte quelle barrette.

Andare 
Uno dei verbi più semplici e quotidiani ha i suoi lati critici.

Segnali discorsivi meta testuali
Faccio faccio, ma sono sempre troppo ignorante. E questa voce lo dimostra.

Focalizzatori
Qui sprofondo, ma la definizione mi conforta: non era poi così difficile.

Sessismo nel linguaggio
Un bel po’ di alternative senza appesantire il testo.

Piuttosto
Non vuol dire “oppure”!

Revisione
Bellissima la check-list per la revisione “a strati”.

Sintagma
Forse con la rappresentazione ad albero riuscirò finalmente a capirci qualcosa.

Maiuscoletto
“Il maiuscoletto si usa raramente. Viene impiegato al posto del maiuscolo quando si preferisce una soluzione con impatto visivo più leggero.” Sarà per questo che lo amo tanto?

Prestiti e calchi
Dai forestierismi alle note all’uso.

Spazi
Sì, si scrive anche così, con lo spazio!

Blog
Qui finalmente sono su un terreno che conosco.

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