Tutti i manuali di scrittura professionale dedicano uno dei primi capitoli all’ordine delle informazioni, cioè a come mettere in fila ciò che vogliamo dire, una cosa dopo l’altra. Può essere la “piramide rovesciata” (dalla conclusione ai dettagli) o il classico ordine ciceroniano, dall’esordio alla conclusione, o possono essere le tante varianti tra questi due poli.
Qualunque ordine si scelga, le informazioni si succedono in modo sequenziale, dall’inizio alla fine del testo.
Ma se lavoriamo bene sui microcontenuti e la formattazione possiamo aggiungere un altro ordine, quello visivo, e arricchire così il nostro testo.
Titolo e sottotitoli, parole in grassetto o in un colore diverso, testi dei link e didascalie sono i segnali testuali che ad apertura di pagina si tende a leggere per primi. Soprattutto sul web, ma anche sulla carta.
Così la dimensione verticale sequenziale si intreccia con quella orizzontale visiva, proprio come la trama e l’ordito in un tessuto.
È dalla nostra abilità di tessitori che agli occhi del lettore emerge subito il disegno. Nitido, e dai colori brillanti.
Buona sera Luisa,
scrivere sul web sta ormai diventando un metodo che si può perfezionare navigando. Osservando. Come per le tecniche dei messaggi pubblicitari scritti e non.
Articolo interessante.
Ti auguro un buon fine settimana!
Flavia Altomonte
[…] Così la dimensione verticale sequenziale si intreccia con quella orizzontale visiva, proprio come la trama e l’ordito in un tessuto (Luisa Carrada). […]