Stamattina presto cercavo un ripasso veloce sul Vocabolario di Base. Ne parlano molti libri, ma dopo qualche anno ho ripreso in mano l’originale, Guida all’uso delle parole di Tullio De Mauro, che contiene in appendice tutte le 7.050 parole.
La prima edizione è del 1980, la mia del 1989 (l’anno in cui sono entrata in azienda), l’ultima è del 2003, praticamente introvabile nelle librerie online.
La scrittura cristallina di De Mauro e la sua capacità di spiegare in modo semplice ma preciso cose assai complicate mi ha rapita ancora una volta e alla fine il libretto me lo sono riletto più o meno tutto.
Alle vecchie sottolineature se ne sono aggiunte di nuove, così come succede per ogni classico, che letto e riletto ci svela sempre cose nuove.
Mi ha colpito soprattutto la sua attualità, ora che in rete viviamo circondati e persino assediati dai testi.
Il libro è, dall’inizio alla fine, un inno al rispetto del lettore e al rispetto dei suoi diritti: “chinarsi a riflettere umilmente su quel che si è scritto, sorvegliare quel che si viene dicendo, mettersi, in entrambi i casi, dalla parte del lettore, dalla parte dell’ascoltatore, dalla parte degli interlocutori”.
La famosa usabilità in fondo è tutta qui.
Grazie per la segnalazione, Luisa.
Ti seguo sempre con piacere anche se non commento spesso.
Ciao,
Marina
Ti seguo da un po'….sei la mia musa ispiratrice…sei ciò che vorrei diventare 🙂
Continua così!!!
Beatrice
certi libri è bello andarli a cercare tra gli scaffali delle vecchie librerie.
Ho cercato per anni "Confessioni di un pubblicitario" di David Ogilvy senza successo. Non mi andava di comprarlo su ebay. Poi un bel pomeriggio la mia ragazza ha scoperto una storica libreria di Pesaro nel suo vecchio magazzino pieno di polvere e libri secolari ha trovato un'edizione del 1963!