The tune is what people write, I add the sound.
Nella scrittura il ritmo è importante, ma da persona che scrive ho sempre pensato che il ritmo dipende soprattutto da quali parole scegli, da come le metti in ordine, dall’orchestrazione della punteggiatura e della lunghezza delle frasi.
Erik Spiekermann, typeface designer tedesco che non conoscevo fino a stamattina ma che seguirò l’ora in poi, il ruolo di musicista del linguaggio lo rivendica anche per sé. Lo fa in questa intervista bellissima, che mi ha messo di buon umore in una giornata cominciata un po’ storta.
Attraverso le font, parla di molte altre cose: la necessità di essere instancabilmente curiosi di tutto, di riempirsi gli occhi e la mente per distillare poi nella forma delle lettere, il ruolo civile del design, la sua capacità di cambiare la vita delle persone anche attraverso dettagli quasi invisibili.
Le sue, di lettere, hanno cambiato una città – Berlino – e l’immagine che abbiamo di lei.
Erik Spiekermann – Putting Back the Face into Typeface from Gestalten on Vimeo.
14 imperdibili minuti.
Nella scrittura il ritmo è importante, ma da persona che scrive ho sempre pensato che il ritmo dipende soprattutto da quali parole scegli, da come le metti in ordine, dall'orchestrazione della punteggiatura e della lunghezza delle frasi.
Sono pienamente d'accordo.
Anche per i testi delle canzoni è molto importante questa cosa. D'altronde tra leggere a voce alta e cantare una canzone non c'è poi tutta questa differenza, almeno dal punto di vista del ritmo e del suono.