Io adoro Georges Simenon. Tutto, dalle inchieste del commissario Maigret che ho letto da piccola negli Oscar Mondadori, ai romanzoni come Il testamento Donadieu.
Per questo mi è piaciuta molto la citazione da Simenon che Gianrico Carofiglio riporta ne La manomissione delle parole:
In fondo, cerco anche di costruire le frasi più semplici con le parole più semplici, cioè le più pure. La parola vento, la parola caldo, la parola freddo. Non con parole astratte, ma con parole concrete. Scrivo usando parole-materia. La parola-materia è l’equivalente del colore puro. Sono parole che hanno per tutto il mondo lo stesso significato. Se prendo una parola astratta, non ci sono tre persone che danno ad essa lo stesso valore.
Una bella lezione anche per lo scrittore professionale. Se ci scappano troppe parole quali attività, processo, azione, evento, azione pensiamo alle mots-matière di Simenon.
Moooolto interessante. Anche se però è difficile esprimere i concetti dell'IT con parole materia. Ottime se si scrive fiction (in quel caso la lezione di simenon andrebbe mandata a memoria) o giornalismo "generalista" meno se si scrive un saggio o un manuale. Ciò non toglie che se dovessi scegliere i ritratti da appendere alla parete del mio Pantheon privato, ci sarebbe senza dubbio anche quello di Georges.
Io questa lezione l'ho imparata leggendo "Il Mestiere di Scrivere" 🙂
Non sono d'accordo 😉
Penso che saggi e manuali abbiano lo stesso se non più bisogno di mot-matière se si intende la materia non in senso letterale ma nel senso della precisione.
Nei manuali, poi, senza precisione lessicale non si capisce niente.
Luisa
interessantissima lezione 🙂
è proprio vero che communicare è anche sapere scrivere qualcosa di complesso in modo chiaro e conciso.
Grazie
bellissima frase… preziosa indicazione per la scrittura e per molti processi creativi.
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