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risali negli anni

2 Febbraio 2011

xoom xoom!

Vi ricordate quando, più o meno un anno fa, eravamo tutti in attesa del nome che Apple avrebbe dato al suo tablet? I blog di brand e tecnologia erano pieni di anticipazioni e scommesse. Poi è arrivato l’iPad, semplice semplice, solo quattro lettere, fratello di iPod e iPhone.

Compito più difficile devono aver avuto i produttori dei tablet a seguire: quello di Toshiba si chiama Tegra, quello di Dell Streak, quello di Blackberry Playbook, quello di Panasonic Viera, quello di Sharp Galapagos, quello di Motorola XOOM.
Quest’ultimo è analizzato nel dettaglio dall’esperta italiana di brand naming Béatrice Ferrari nella rubrica Naming nell’ultimo numero del mensile Comunicando. Ecco cosa scrive del suono:

Da dove viene questo nome? Per assonanza richiama Zoom, Boom, Room, Vroom, Groom… Si tratta di un suono arbitrario con una /x/ prorompente, trendy e tecnologica. Xoom è foneticamente forte. È composto da un’unica sillaba che racchiude molte sfumature melodiche. Si legge /ksum/ e ha un suono che scivola dalla durezza del suono /k/ iniziale alla sofficità della /s/ per poi scorrere su un suono /u/ centrale lungo e finire in tranquillità sulla /m/ finale.

Queste analisi mi affascinano sempre e vorrei leggerne una per ogni nome di azienda o prodotto che mi piace o non mi piace. In Italia ne abbiamo pochissime, ma sul sito di Béatrice Ferrari ne trovate un buon numero, così come molte risorse classificate e recensite.

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0 risposte a “xoom xoom!”

  1. Xoom era il nome della prima comunità a cui mi sono iscritto, 97 o forse 98, ora chiusa. E' riaffiorato nella memoria grazie al suo post. Grazie e un saluto.

  2. Probabilmente conosci già il blog di Nancy Friedman, Fritinancy (“Names, brands, writing, and the quirks of the English language”). Mi piacciono le sue osservazioni, spesso particolari, sui nomi dei prodotti nei mercati di lingua inglese.

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