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23 Gennaio 2011

Venticinque comandamenti

C’ è una frase da incidere sul cartello che appenderai sulla tua macchina da scrivere: “Nessuno mai protesterà se renderai un fatto più semplice da capire’’.

È il n° 5 di venticinque comandamenti del giornalista scritti da Tim Radford sul Guardian qualche giorno fa e tradotti in italiano da Libertà di Stampa Diritto all’Informazioni.
Tutti preziosi non solo per i giornalisti, ma anche per gli studenti e gli scrittori professionali.

0 risposte a “Venticinque comandamenti”

  1. Lorenzo Milani più modestamente, ma forse perché conosceva il significato delle "dieci parole" non aveva chiamato "comandamenti" ma "regole dello scrivere" quei nove consigli che troviamo in "Lettere a una professoressa" tuttora fondamentali.

  2. Grazie Luisa,
    come sempre le tue segnalazioni sono molto interessanti.
    Solo un piccolo refuso, se mi posso permettere: il nome del giornalista è Tim Radford e non Tim Harford.
    Forse hai confuso i nomi perchè molto simili ed hai anche letto " L'economista mascherato", edito da Rizzoli, e scritto dal secondo Tim 🙂
    Sempre tanti complimenti per il blog, ormai lo seguo quasi da un decennio.
    Ciao e buona giornata.
    Antonio. 

  3. Grazie di nuovo e per sempre.
    Ancora una volta mi dai suggerimenti importantissimi per il mio scrivere e comprendere quotidiano.
    Mi sento tuttavia un poco a disagio, perché tu mi dai tanto, e io?

    Anzi no: se passi da me ti regalo due minuti di piacevole relax!

    A presto
    Simonetta

  4. Domanda: semplificare d'accordo, ma cosa ne pensiamo di usare parole desuete o comunque non conosciutissime? Perché se dovessimo limitarci ai vocaboli usati e conosciuti come media dalla media delle persone potrebbe essere un po' avvilente…
    Viviana

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