La società di traduzioni De Agostini e Associati pubblica la sua seconda indagine sulla diffusione dell’uso di termini inglesi nella lingua italiana scritta delle aziende. Termini che rispetto all’indagine dello scorso anno aumentano del 223%.
Ecco i 10 termini più ricorrenti quest’anno:
Sul sito dell’agenzia, approfondimenti, un sondaggio e il codice Itanglese, una breve guida per utilizzare gli anglicismi in modo equilibrato. Su quello di Repubblica (che come al solito si guarda bene dal linkare l’indagine), l’opinione di alcuni linguisti.
A me più che le le parole straniere danno fastidio i calchi, perché quelli sì mi sembrano davvero impoverire la lingua. In questo periodo, non ne sopporto uno su tutti: disegnare al posto di progettare.
cosa intende esattamente quando dice "disegnare al posto di progettare"?
saluti
Denis
Ciao Denis,
design – in inglese – significa appunto progetto, progettare. Da qui l'uso "italianizzato" di disegnare. Che in effetti è una bella storpiatura di senso, visto che il verbo disegnare da noi già esiste ed ha altro significato.
In più, a parer mio, questo aggiunge ulteriore impoverimento al concetto di progetto, se ancora ce ne fosse stato bisogno.
Sono in pochi ad usare "design" nella sua corretta accezione italiana che sarebbe "progetto": è più bello riempirsi la bocca con il termine "design" per riferirlo, preferibilmente tra l'altro, al solo concetto di estetica, mentre il "design" inglese è per l'appunto "progetto", quindi ben di più della sola esteriorità.
A me poi fanno orrore gli inglesismi storpiati, sul genere di "backuppare", "downlo(a)dare" etc.
Mi si rizzano poi i capelli quando qualcuno mi vuole "briffare"!
Non voglio nemmeno sapere se lo scriva così oppure scriva "brieffare".
Per me si fa una semplice riunione, se proprio proprio adoriamo l'Inglese si può fare un briefing, mai e poi mai – però – l'orrore che ho scritto sopra.
Ed è solo il primo di una lunga serie di storpiature del genere ormai di gran moda…
Ops, scusatemi, mancava la firma…
Maurizio
Grazie Maurizio. Per aver risposto a Denis e un po' anche a me.
Luisa
Credo di aver contribuito all'uso distorto del termine "disegno" al posto di "progettazione", visto che il mio sito web, analisi-disegno.com, è in linea dal 1998 ed è molto usato da chi si occupa di analisi e progettazione software.
Quando ho creato il sito, 12 anni fa, il termine "disegno" era molto diffuso tra gli specialisti software in Italia, in riferimento a tecniche specialistiche di "progettazione" software, con locuzioni quali "disegno strutturato" e "disegno object-oriented", allora più diffuse rispetto a "progettazione strutturata", "progettazione object oriented". Da qui la mia scelta nella denominazione del sito: usare il termine che percepivo come più diffuso tra i visitatori potenziali.
Di fatto, Luisa ha ragione, si tratta di una traduzione impropria. Per questo motivo, anche all'interno del mio sito, il termine "disegno" viene sempre sostituito dal termine "progettazione": "progettazione software" e non "disegno software". Purtroppo, però, ora mi risulterebbe difficile rinominare il sito, visto che è conosciuto e usato da molti in Italia e all'estero.
Adriano Comai
Ogni volta che in azienda sento qualcuno dire di aver "schedulato" un appuntamento, non riesco a trattenere un'espressione di disgusto.
Anche etc. è un orribile forestierismo.