Oggi, 24 settembre, negli Stati Uniti è Punctuation Day, la giornata della punteggiatura.
Roy Peter Clark propone di aggiungere ai segni festeggiati anche lo spazio bianco:
All’interno del testo, lo spazio bianco è il miglior amico dell’autore e del lettore. Lo spazio bianco mette in risalto ciò che è importante. Fornisce una sorta di indice testuale che indica al lettore come si articola la storia, dissipa il grigiore, rilassa gli occhi e rassicura la mente.
Ognuno di noi può decidere dove far finire una frase, ma solo il poeta può farla finire per creare spazio bianco. In un certo senso è un designer editoriale.
Chi scrive prosa, invece, sulla pagina o online, crea lo spazio variando la lunghezza dei paragrafi. Se sono troppo corti, appariranno disconnessi e l’intero testo disarticolato. Se sono troppo lunghi, la pagina apparirà grigia e il lettore se ne andrà verso testi più luminosi.
Infine, se il paragrafo crea spazio, le parole collocate alla fine riceveranno la maggiore attenzione. Il punto di massima enfasi, la prova che lo spazio bianco è il segno di interpunzione più potente e pervasivo di tutti.
🙂 si, è proprio così.monica
Infatti 😉
Condivido. Lo spazio bianco contiene e scolpisce il testo. Come il silenzio delle pause esalta le parole.
ben fatto.Andrea
[…] caption, didascalie, box, link e soprattutto quello strumento magico e trascuratissimo che è lo spazio. Si pensa al design sempre in rapporto alla grafica. E invece esiste anche il design del testo. […]
[…] negli States prendono la punteggiatura così sul serio da dedicarle un Punctuation day? Lo racconta Luisa Carrada. E c’è anche un sito, con tanto di gare per le scuole, disegni buffi da scaricare cliccando sui […]
[…] Punteggiatura: la festa allo spazio […]
[…] Punteggiatura: la festa allo spazio […]