
Una delle cose che mi sono riproposta di fare in questo mese di luglio è prendere la macchina un pomeriggio e andarmene all’Aquila.
Me lo ripeto da quindici mesi ormai, ma non sono ancora riuscita a trovare il coraggio di guardare la città di mia nonna e dei miei ricordi di infanzia piena di ferite.
Eppure è a poco più di un’ora da qui.
Intanto sto girando i suoi angoli e le sue piazze silenziose attraverso i post dello splendido blog Una carriola di disegni. Che è nato per questo:
…nessuno ha ancora raccontato L’Aquila e il terremoto con matita e taccuino, girando per le strade e disegnandola dal vero.
L’Idea è proprio questa ed è semplice in fondo: raccogliere le immagini dei disegnatori che attraversando le strade, le piazze, le nuove periferie di questa città silenziosa, ma non ancora ridotta al silenzio, vogliano raccontare i luoghi comuni e non comuni del terremoto.
Raccontare l’orrore e la volgarità del terremoto, la bellezza forse ancora intatta della città, la voglia di ricostruire e di reagire veramente, gli errori e gli squallori che per ora ha riservato la ricostruzione,… mettere su carta che L’Aquila non è proprio quel paradiso in terra di cui parla la gente, quello della “missione compiuta”, pieno di case superarredate, scuole, gente felice che ha avuto tutto e chevoletedipiùadesso… ingrati!
Per fare questo serve prendere un taccuino, una matita, una scatola di acquerelli e camminare, osservare e “ridurre” tutto alle due dimensioni del foglio di carta.
Chi viene con noi?
Grazie ai generosi e bravissimi disegnatori del blog e tra loro a Simonetta Capecchi, che me lo ha fatto scoprire e che ha dedicato alla ricostruzione dell’Aquila un acquarello dai colori delicati e dalle emozioni intense.
Stamattina ho scritto il post sugli itinerari resilienti in Abruzzo progettati dalla bottega di commercio equo Il Sicomoro pensando anche a questo post e a quello che scrisse poco dopo il terremoto (leggo sempre il suo blog e le sono in debito anche per la scoperta della parola resilienza oltre che di mille altre cose interessanti). In Abruzzo ero stata prima del sisma, in un bellissimo giro tra le botteghe del mondo, accompagnata dai volontari a cui stavo facendo formazione. Mi era rimasto nel cuore e non ho ancora avuto modo di tornarci, ma questi itinerari mi hanno già conquistato. Magari possono essere di ispirazione anche per lei…chiara
Cara Chiara,grazie.Ho letto anche su altri blog della Bottega del Sicomoro e dei progetti per proseguirne l'attività così come del viaggio Tutti in Abruzzo, che varrebbe davvero la pena di fare,Approfitto della risposta per segnalare che i disegnatori saranno di nuovo all'opera all'Aquila domenica prossima 25 luglio.Luisa
Carissima, l'intento della carriola di disegni è proprio quella di istigare più gente possibile a venire a vedere con i propri occhi quanto non è stato fatto per la ricostruzione. Nessuno si aspettava miracoli, ma per lo meno un piano, una volontà di ricostruire una delle più belle città che l'Italia può vantare (e lo dice una romana).Ogni singola parola che spendiamo è per il bene di tutti noi, ognuno potrebbe essere aquilano, un domani.Ciao e buon lavoro!Irene del Prato
ti ringrazio per avere fatto conoscere anche a me il sito di Una carriola di disegni.Mi auguro che la città venga ristrutturata al più presto,ritadalmare