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risali negli anni

4 Luglio 2010

Prima che il testo vada in scena

Tutti i manuali dividono il processo della scrittura in tre fasi: prewriting > drafting > revising.
In italiano: progettazione, redazione, revisione.

Nei saggi di Don Murray sul processo della scrittura ho trovato una splendida suggestione e alternativa al prewriting: il rehearsing, cioè il fare le prove, come con un pezzo musicale, come a teatro.
In effetti, è vero che nella fase di prewriting si scrive, cioè si mettono insieme le informazioni e i materiali, si fanno mappe e scalette, ma la vera attività iniziale – senza pc e senza penna – è quel continuo parlare con se stessi in cui un’idea si fa strada nella mente, in cui anche una piccola frase viene ripetuta e limata più e più volte con l’ascolto interiore. Può essere l’idea di un libro, un titolo, alcune battute di un dialogo, un post, poco importa.

Vi siete mai sorpresi a mormorare prima di scrivere? Proprio come fanno i bambini che annunciano ad alta voce quello che vogliono scrivere o disegnare?
Be’, state facendo le prove del testo prima che vada in scena.

Ma anche la revisione, in fondo, è un continuo rehearsal. Come fa notare Murray, basta far cadere la s e abbiamo un rehearing, una continua lettura ad alta voce, un continuo riascolto.
Rehearsing > drafting > rehearsing.

0 risposte a “Prima che il testo vada in scena”

  1. E sì! Lo faccio anche io!Penso la scena da scrivere, poi mi alzo, giro in cerchio per il salone, e me la racconto ad alta voce. Mi aiuta a sciogliere qualche dubbio e avere una visione della scena nella sua completezza…E io che pensavo di essere impazzito… 🙂 

  2. Bellissima immagine quella del provare "la messa in scena" … e ottimo consiglio!Seguo da poco il tuo blog ma lo ammiro molto… ho ancora tanta strada da fare e ogni tuo post è uno strumento fondamentale!Complimenti!Mattia

  3. Sì, sì. Mi consola sapere che è una cosa normale. Pensavo d'esser l'unica matta :-)) Il bello è che se sto alla tastiera a spremere le meningi non viene nulla, ma appena inizio a fare cose comuni, tipo faccende di casa, affiorano parole spontaneamente. Come fosse un'intervista con me stessa.

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