Pare impossibile, ma le 10 buzzword più usate nei comunicati stampa negli ultimi quattro anni sono ancora queste, più o meno in tutti i settori di mercato. Risulta da una ricerca appena svolta sull’archivio dei comunicato stampa di PRWeb.
L’autore ha preso spunto dalla messa online dell’archivio completo dei comunicati stampa del MoMA, dalla fondazione nel 1929. Battuti a macchina e dai fogli ingialliti, i primi comunicati sono esemplari per semplicità, concretezza ed eleganza.
Ecco come si apre il primo:
The belief that New York needs a Museum of Modern Art scarcely requires apology. All over the world the rising tide of interest in the modern movement has found expression not only in private collections but also in the formation of great public galeries for the specific purpose of exhibiting permanent as well as temporary collections of modern art.
That New York has no such gallery is an extraordinary anachronism.
Mi occupo di comunicazione, ma non per la produzione di contenuti testuali bensì per la parte grafica.Devo dire che se questa classifica risulta alquanto deprimente. Opinione personale, ovvio, ma vedere così tanti termini "auto-incensanti" e autoreferenziali, mi fa pensare che il valore aggiunto dato dai contenuti in molti comunicati stampa sia alquanto infimo.In questo caso si parla di lingua inglese, ma in Italia il panorama è migliore? Boh.maurizio
io odio la parola leader.Tutte le aziende che ho visto nei tre anni che lavoro come pr scrivono leader: leader di mercato, leader internazionale, prodotti leader, siamo i leader…leader di che?Pensano che basta mettere leader per acquisire immediatamente riconoscibilità e importanza…e io immancabilmente la casso e la sostituisco con qualcosa d'altro (se altro effetivamente c'è)…hai 50 anni di storia? allora sei un'azienda storica, consolidata ecc…ma ti prego, non leader!solo poche aziende possono permettersi di scrivere leader (apple è leader di mercato, google è leader di mercato…tutto il resto è autocelebrazione fine a sé stessa).francesca
In effetti, ha dell'incredibile… 🙁