Qualche tempo fa ho dedicato un post a miei due maestri, uomini incontrati molti anni fa che hanno avuto un’influenza decisiva sul mio percorso e le mie scelte professionali. Allora non li riconoscevo come tali, ma col tempo ho capito sempre meglio cosa significa e quanto è importante avere dei maestri, ed esser loro grata.
Dopo, per parecchi anni, sono stata silenziosamente grata a un’altra maestra, una delle poche persone in Italia che si era presa la briga di spiegare con passione e precisione il suo lavoro, abbastanza vicino al mio: Annamaria Testa.
Sì, lei era autrice di campagne pubblicitarie famose e io macinavo brochure, discorsi e testi di siti in un’azienda di informatica, però i suoi libri mi diedero una marea di spunti per pensare e su cui lavorare. Leggere le sue parole mi aprì nuove strade dove mi sono incamminata con più fiducia e sicurezza.
Ad Annamaria riconoscevo non solo una competenza per me preziosa, ma anche un rigore e una certa ruvidezza che mi piacciono perché mi appartengono.
Anche in virtù di questa ruvidezza, sarei rimasta eternamente un’allieva grata ma silenziosa se un giorno non si fosse fatta viva lei.
Così ora ho il privilegio di ascoltare, oltre che leggere i suoi libri, perché mentre leggo riesco facilmente a immaginare e sentire la sua voce.
Il suo ultimo libro La trama lucente, dedicato alla creatività (che cos’è, perché ci appartiene, come funziona) comincia con una voce ammaliante:
Spiegare la creatività è, prima ancora che impossibile, insensato, come descrivere un odore. Profumo di rose rosse. Di limone fresco. Di borotalco. Di bosco dopo la pioggia.
Sarà pure insensato, ma lei va avanti a raccontare per quasi 500 pagine trascinandoci dalla preistoria fino a oggi, facendoci incontrare innumerevoli persone interessanti, spaziando dalla scienza all’arte, dalla pedagogia all’etologia, allo sport.
Tanta abbondanza può persino sopraffare un po’ (l’indice dei nomi su due colonne prende undici pagine, l’indice degli argomenti altrettante) – e io stessa ho avuto il mio momento di piacevole vertigine –, ma basta seguire l’indicazione del titolo, leggere come ci pare e costruire via via la nostra trama, sull’onda di quello che ci interessa di più e anche saltando di palo in frasca.
Io finora ho seguito il filo delle storie delle persone creative, tantissime brevi e appassionanti biografie, ma ci sono tanti altri fili, quanti siamo noi e i nostri interessi.
Un solo consiglio: prima di lasciarvi trasportare, leggete l’introduzione e le ultime pagine. Solo per aver chiaro da subito che la creatività ci riguarda tutti e molto da vicino.
Ecco la conclusione:
C’è poco da aggiungere, se non un fatto semplice: ciascuno, disegnando la trama dei propri pensieri, delle scelte, delle azioni e delle interazioni con gli altri, traccia anche un minuscolo o grande tratto della trama mutevole che lo unisce come individuo a tutto il resto. E, poco o tanto, la modifica, rendendola più luminosa o più opaca.
In questa logica, forse è venuto il momento in cui ogni persona che ha a cuore il futuro del paese e il proprio promuova e difenda, senza sussiego e con semplicità energia e passione (questo è fondamentale), in ogni contesto e occasione, con ogni strumento, senza stancarsi mai, il valore dell’apprendimento, dell’educazione e della scuola.
Non possiamo dimenticare un fatto basilare: leggere (su carta o sul web: basta obbligarsi a non saltare le righe) aiuta a orgnizzare il pensiero. Se la capacità di affrontare testi complessi e di argomento astratto va riducendosi, si riduce anche la possibilità di strutturare un ragionamento decente su argomenti complessi e astratti. Cioè, nella sostanza, si diventa incapaci di interrogarsi su tutto ciò che non sia cronaca nera, tifo sportivo o gossip. E anche di gestire e orientare una gamma di emozioni più ampia di “devo scappare”, “devo aggredire”, “devo avere”.
Ma non solo.
Forse è il momento giusto perché ciascuna persona di buone risorse e buona volontà si proponga si scambiare attivamente conoscenza con quanti le stanno attorno. E, possibilmente, non solo coloro che sente affini. Di fare la sua parte con l’obiettivo di costruire, sul territorio e nel web, una rete informale, amichevole e accessibile, empatica (ricordiamoci delle competenze linguistiche se vogliamo parlare a molti) di trasmissione della conoscenza.
È, forse, anche il momento giusto perché ciascuno di noi, oltre a diffondere ciò che sa, si proponga di imparare ogni giorno qualcosa di quello che non sa, connettendo dati nuovi per produrre nuove idee. E accettando, con questo, il rischio di dover modificare la trama che definisce il suo paesaggio mentale.
Sì, è un esplicito invito alla militanza del sapere.
Grazie Luisa e grazie ad Annamaria Testa: questo invito alla militanza del sapere dovrebbe girare come una catena di Sant'Antonio!Francesca
Come non condividere questo pensiero, consiglio, auspicio? Mi permetto quindi di "copiare" questo estratto dal libro di Annamaria Testa e metterlo nel mio piccolo blog…sperando che moltii altri blog più letti , piàù interessanti, più ricchi di idee..promuovano a loro modo questo pensiero, (citando l'autrice) facciano tesoro e mettano in pratica , nella loro vita sociale, nella loro rete virtuale, di questo esplicito invito alla militanza del sapere. E magari come me, comprino il libro.Grazie Luisa…sei sempre una grande maestra …tu che ne citi di maestri!simoff
Ciao…arrivo qui per caso, e ci trovo cotanta saggezza, che come ha ben detto simoff, non posso non condividere sul mio blog!Comlimenti alla padrona di casa!Cordiali e civili saluti
[…] batte Robert Cialdini. Cos’è la creatività e come si esercita? Il libro più illuminante è La trama lucente di Annamaria Testa. Come si scrive una storia? Ancora Annamaria Testa con i suoi intelligenti e […]