La copertina di Internazionale di questa settimana, disegnata da Mark Porter e dedicata a Internet, è bella assai.
Ed è il trionfo di quella che io chiamo la “tendenza pallocchio”, anche se tutti quei tondi colorati in gergo si chiamano bubble.
Nulla però hanno a che fare con la vita effimera delle bolle di sapone né con quella giocosa dei palloni di chewing gum.
Ormai servono piuttosto a rappresentare cose solide e serissime: andamenti del mercato, della popolazione o delle malattie, risultati di bilancio di grandi aziende, confronti di opinioni.
Nella comunicazione dei dati – sempre più importante sui giornali come sulle slide di un’azienda – le torte e le curve sono out, le barrette reggono bene, ma il pallocchio è cool.
E infatti sulla copertina di Internazionale l’infilata di pallocchi presenta e accredita tutti i nomi degli esperti che all’interno rispondono alla domanda “La rete ha cambiato la nostra vita e il nostro modo di pensare?” (scorrrendoli mi sono scoraggiata: ne conosco pochissimi). Come rispondano ancora non lo so, perché la consegna della rivista nella mia strada campagnola dipende dal tempo che fa e dall’estro del postino.
Se il pallocchio va così tanto è perché parecchi pregi comunicativi li ha. I confronti tra i dati risultano spesso molto più chiari e immediati che non con le classiche torte, curve e barrette.
Ecco due esempi, che nei mesi scorsi ho rubato proprio a Internazionale (tanti li trovate anche sul Datablog del Guardian) e che vi segnalo anche per l’ottima ed esplicita accoppiata titolo-sottotitolo:
Io non sono per niente un’esperta di grafici e rappresentazione dei dati e so bene che ogni tipo di grafico si adatta a un particolare tipo di dati e di comunicazione. Stephen Few insegna, con un corposo libro, un sito e un blog.
Però credo che un po’ più di pallocchi gioverebbero anche alla comunicazione aziendale. Sarebbe più cool, ma soprattutto più chiara.
… la lettura dei dati, dei risultati è pù immediata se rappresentata con linee rette … piuttosto che linee curve…..mi sembra più facile….più diretta