Una check-list ci salverà (Ticking off): si intitola così l’articolo dell’Economist tradotto da Internazionale questa settimana (pag. 74) e ispirato dal recente libro di Atul Gawande The Check-list Manifesto.
Questa forma testuale, cui sono molto affezionata, è analizzata come antidoto alla complessità e alla valanga di informazioni da cui siamo sommersi. Talmente tante che tante, troppe, spesso si perdono. Con esiti qualche volta drammatici e catastrofici.
Gawande è un chirurgo e molti casi sono tratti dalla sua esperienza professionale, ma auspica un maggior uso delle check-list nei campi più diversi, dove è necessario non trascurare alcun particolare e aiutare le persone a eseguire dei compiti nel giusto ordine, senza dimenticare nulla.
Nella comunicazione delle organizzazioni, interna ed esterna, la check-list è un genere ignorato ma utilissimo. Quanti pesanti manuali, quanti documenti di policy aziendali, ma anche quante semplici istruzioni possono essere organizzate, sintetizzare, e comunicate a colleghi e clienti attraverso un elenco ordinato di passi da compiere, uno dietro l’altro, con le caselline da flaggare spuntare mano che si procede.
Una check-list può anche prendere il posto di un indice che riassume dalla parte dell’utente un tema o un’operazione complessa.
Un esempio? La Banca d’Italia nella sua nuova collana di guide In parole semplici così riassume per il cittadino cliente l’iter per la richiesta di un mutuo:
Per l’autore stendere una check-list è anche uno dei modi migliori per chiarirsi le idee e verificare se nel suo testo ha dimenticato qualcosa di importante.
Ciao Luisa, il link alla chek list della Banca d’Italia non funziona. Messaggio del sito: "La pagina richiesta non esiste sul server."
Sempre grazie per i tuoi continui spunti di riflessione.
Eleonora
Eleonora,
grazie della tua segnalazione, però a me il link funziona bene.
In ogni caso il link è questo:
http://www.bancaditalia.it/media/notizie/Guide_pratiche
Ciao.
Luisa
Se cercassimo di evitare amenità quali "flaggare" e simili?
Caro o cara purista,
volentieri… però bisogna contribuire… alternative a "flaggare"?
Ma comprensibili e non fuori dal mondo 🙂
Luisa
Proviamo con "spuntare", come suggerisce la Treccani? Il titolo del post diventerebbe "Di spunta in spunta".
Hai ragione: "spuntare" è perfetto.
Grazie grazie, ora correggo 🙂
Luisa
Cara Luisa,
anche per me il link sull’immagine del memo mutuo non funziona e mi rimanda ad un messaggio di errore "La pagina richiesta non esiste sul server."
Per fortuna ho trovato nei commenti il link corretto!
Ti suggerisco di inserire anche sull’articolo un link funzionante:
o direttamente al pdf:
http://www.bancaditalia.it/vigilanza/banche/normativa/disposizioni/provv/trasparenza_operazioni/3_guide/mutuo/GuidaMutuo_WEB.pdf
o alla pagina web della banca d’Italia:
http://www.bancaditalia.it/media/notizie/Guide_pratiche
Grazie per i tuoi sempre preziosissimi consigli!
Emanuela
Sono felice di aver scoperto questo post! Sono pienamente d’accordo con te e consiglio a tutti di utilizzare il metodo della check-list. Ti costringe a scomporre un problema in micro-step specifici e funziona non solo sul lavoro ma in qualsiasi ambito!
Sul blog dell’agenzia di comunicazione in cui lavoro ne abbiamo parlato poco tempo fa. Complimenti per il post!
Valentino Coletto
Copywriter
Liquid Diamond