Nella mia black list personale di parole da non usare ce ne sono parecchie e in questo passaggio d’anno ce ne butto altre due, usatissime nella comunicazione aziendale e inutili nel 95% dei casi.
Sono i verbi procedere e provvedere, seguiti da un verbo all’infinito o da un sostantivo:
provvedere al pagamento > pagare
procedere all’invio > inviare
Cominciate a farci caso e a toglierli. Le frasi saranno più brevi e più semplici, ma soprattutto più eleganti.
Less is more: era il motto di Mies van der Rohe, creatore di architetture essenziali e leggerissime, slanciate verso il cielo.
Non so, stavolta non mi hai convinto, senza offesa, naturalmente!
Trovo che la perifrasi, se usata a proposito e senza abusi, possa conferire una sfumatura che in alcuni contesti diventa appropriata.
A parte ciò, bel blog, complimenti!
Ipazia Sognatrice
Secondo me la sfumatura di "provvedere al pagamento" è che ci vorrà un po’ a farlo e chissà se succederà davvero. Idem per "provvedere all’invio". Mies VDR ha ragione, ma a volte il sovrappiù è strategico.
Rufo
Avete ragione anche voi, ma per la mia esperienza i casi in cui questi verbi sono usati intenzionalmente e a proposito nella comunicazione aziendale e amministrativa sono pochissimi. Molto più spesso sono un puro automatismo.
Ciao, e buon anno 🙂
Luisa
Luisa,
perché chiamarla "black list" e non piuttosto "lista nera", "lista di proscrizione", "parole all’indice", "libretto nero", "abecedario dell’ostracismo", "parole da evitare come la peste", "elenco parole abusate", "inventario degli idiomi comuni", "catalogo dei termini inappropriati", … insomma, vedi tu insomma.
Ciao,
Renato
Perché "inviare" (seppur corretto, ma in auge con la posta elettronica ) e non il più comune "mandare"?
Per chi usa WordPress, questi plugins potrebbero venire utili:wordpress.org/extend/plugins/after-the-deadline/ e wordpress.org/extend/plugins/word-statistics-plugin
Non li ho mai provati ma il tuo post mi ha dato l’ispirazione per farlo nei prossimi giorni. Grazie!
Giorgio