L’ultimo post metteva in guardia lo scrittore sprovveduto dall’uso incauto e logoro degli aggettivi.
“Ma che miracoli possono fare gli aggettivi giusti messi al posto giusto da un grande scrittore!” ho pensato stamattina quando ho letto questo passaggio di Primavera di bellezza di Beppe Fenoglio:
Uscirono da quella astratta stazione nell’aperta, rincuorante campagna, sotto un bianco cielo già invernale. Il mare apparve improvviso e stupefacente, una levigatissima superficie cromata, quasi senza linea di demarcazione dal cielo affine, ma, così sconfinato e agermanico, invasò Johnny del desiderio, esplosivo nella sua insfogabilità, di trovarsi fuori di quel treno, lungo quella spiaggia lunare.
Un’esplosione del paesaggio e al tempo stesso del cuore.
La scoperta la devo a un blog singolare, The Bookshow. Ogni giorno Maria Teresa e Marina selezionano un breve brano dalle loro biblioteche di casa:
“Qui non troverete i nostri consigli di lettura, ma libri intraprendenti che si presentano da soli. Volete accompagnarci nella pratica, quasi zen, di scegliere a caso un libro dalla vostra libreria e proporne un brano? Faremo spazio nella nostra biblioteca virtuale anche ai vostri libri. Sottovoce, un po’ di musica.”
Ogni mattina poche righe, che leggi in un minuto mentre bevi il caffè e che ti fanno scoprire autori sconosciuti o riscoprire libri dimenticati.
Ciao Luisa, anche se non ne hai bisogno ti ho conferito un premiuzzo bloggheristico: http://homo-sapiens-opinans.blogspot.com/2009/09/honest-scrap.htm
perché sei brava!
Gian Maria
Grazie, onoratissima 🙂
Luisa
sono “l’altra” di the bookshow. Ti ringrazio per averci citate nel tuo blog.
complimenti per il tuo lavoro, marina
Geniale… Mi ricorda un film francese, forse di Truffaut, dove i due protagonisti paralavano/litigavano usando i titoli dei loro libri.
Ora li leggerò tutte le mattine visto che Saramago ha chiuso il suo blog…
Federica