The Writer è una agenzia di Londra che si occupa di testi per le imprese e le amministrazioni. A tutti i livelli: editing, copywriting, branding, formazione. A fondarla è stato John Simmons, che ha diretto per molti anni la direzione Verbal Identity di Interbrand. Il concetto di “tono di voce” di un’organizzazione è loro/suo.
Ho letto tutti i libri di Simmons negli ultimi anni e devo dire che è uno dei pochi scrittori professionali con cui mi sento sempre in sintonia e che più mi ha ispirato.
Quando sono belli e intelligenti, riesco a godere anche dei libri di scrittura scritti in un’altra lingua. Gli esempi cerco di immaginarli nella mia, o li traduco, o mi invogliano a cercarne di simili in italiano.
The Writer ha prodotto ben due libri negli ultimi mesi: Brillant business writing del direttore creativo Neil Taylor e Twenty-six ways of looking at a blackberry dello stesso Simmons.
Me li sono comprati e letti tutti e due, con impressioni diversissime. Mi aspettavo molto, perché The Writer lavora per alcune tra le più grandi e interessanti aziende al mondo. Mi aspettavo soprattutto la cosa più preziosa per chi fa il nostro lavoro: tanti esempi e casi concreti.
Brillant business writing è un manuale carino, pieno di consigli sensati che conosco e applico già, ma zero esempi.
Il libro di Simmons è invece originale, non nella formula ma nel campo di applicazione. L’idea è infatti quella geniale di Queneau e dei suoi Esercizi di stile.
Solo che invece di 99 modi diversi di descrivere una scenetta di quotidiana metropolitana, Simmons si scrive un tipico testo di aziendalese, una lettera introduttiva dell’annual report di un’azienda di telefonia mobile, che per essere inventata è piuttosto plausibile. E poi la riscrive in 26 modi diversi: 26 come le lettere dell’alfabeto, e ogni riscrittura inizia con una lettera, dalla A alla Z.
L’idea, che condivido sempre più, è che la creatività si scatena davvero quando abbiamo più vincoli (“Senza vincoli le scelte risultano intercambiabili. Nessuna scelta è quella sbagliata, ma nessuna è quella giusta” scrive Annamaria Testa in Farsi capire).
Ecco tutti i vincoli con i quali Simmons ha riscritto la sua paginetta-base:
- cambio dei pronomi
- fiaba
- domande
- nello stile di Dickens
- seduto da Starbucks
- storie di sei parole
- allitterazione
- senza la “e”
- poesia
- frasi da otto parole
- mito greco
- graphic novel
- lettera a un amico
- cambio di struttura
- sonetto shakespiriano
- articolo di quotidiano
- per un ragazzino di otto anni su un blackberry
- in blu
- poliziesco
- discorso del partito democratico
- in plain language
- con senso dello spazio
- sette pecacti capitali
- elenco
- haiku
- ultime parole
Le riscritture sono pezzi di bravura, considerando il punto di partenza, e ognuna è seguita da una riflessione su quel particolare vincolo, il suo significato, più altri esempi da diversi generi e forme espressive.
Anche qui niente di davvero nuovo, ma bastano la chiave e la struttura diversa a rendere il libro un’avventura a sorpresa.
Il libro prosegue sul web, con un sito molto succoso: 26fruits.
Ogni mattina oltre ai quotidiani e alla rassegna stampa apro sempre il tuo blog e se non c’è un post nuovo mi sembra manchi qualcosa. Grazie mille per gli spunti.
Giacomo
Si, è vero, il giro su internet non è completo se non passo per mestierediscrivere. Grazi 🙂 Monica
Io ormai non ci passo nemmeno più per “mestierediscrivere”.
Mi sono abbonato e arriva direttamente nel mio GoogleReader!
; )
Ciao, oggi mi sono sentita un po’ in colpa: dopotutto sono anni (!) che ti seguo, e se sono cresciuta professionalmente il merito è anche tuo! Dunque un GRAZIE grande come un casa. Rita.