“Taccuino”, il quaderno cui affidiamo impressioni e pensieri sparsi deriva dall’arabo e ha poco a che fare con l’impressionismo e molto con l’ordine e la razionalità.
Taqwim significa infatti “corretta disposizione”, “ordine giusto”, come ho scoperto leggendo – anzi guardando – gli ultimi post di In viaggio col taccuino di Simonetta Capecchi. Il Dizionario Etimologico Zanichelli aggiunge che la parola è approdata nella nostra lingua attraverso i medici arabi della scuola salernitana e i loro Tacuina sanitatis.
Simonetta è reduce dall’organizzazione della mostra In viaggio col taccuino a Galassia Gutenberg a Napoli e i suoi post sono una delizia per gli occhi e una degna preparazione a chi si appresta a viaggiare questa estate con i sensi bene aperti e il taccuino in tasca.
Se invece volete imparare e confrontarvi con maestri e appassionati come voi, c’è la Scuola del viaggio: weekend e summer school con laboratori di scrittura, fotografia e taccuini di viaggio. Il docente di Carnet di viaggio è il mitico Stefano Faravelli.
I taccuini di Simonetta Capecchi sono delle piccole opere d’arte, nelle quali perdersi alla scoperta di ogni piccolo particolare.
Devo ammettere che passo delle ore sul suo sito, e devo al tuo blog la fortuna di averlo scoperto 🙂
Un abbraccio, Elena
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