So già quanti affetti da “Mal d’India” ci sono tra i lettori di questo blog, e immagino altri ci saranno.
Vi segnalo allora che sta per partire il portale The India Tube, a cura di Wieden+Kennedy Delhi, l’agenzia che cura il famosissimo Incredible India!: “Cerchiamo storie o immagini che parlino dell’India in modo personale e nuovo. Vorremmo creare un portale che contenga tutte le informazioni ‘insolite’ che chi è stato in India condividerebbe con un amico, e non il genere di materiali che si trovano in una guida turistica.”
The brief is simple – we’re looking musicians, artists, designers, fashion professional, we want it ALL.
The India Tube parte i primi di maggio, ma chi desidera inviare consigli e materiali può già farlo (annalisachiocciolatheindiatube.com).
Io approfitto del post indiano per chiedere consigli di libri belli sull’India. Premetto che ho già letto Indiana di Mariella Gramaglia, Il grande viaggio di Giuseppe Cederna, i libri di Rampini e di Terzani, nonché il recente L’India, l’elefante e me di Giancarlo De Cataldo dal quale vi consiglio di stare molto alla larga. Sono in attesa da IBS del carnet di viaggio indiano di Stefano Favarelli e sto leggendo Storia dell’India nei tascabili del Mulino.
Grazie 🙂
Sono una ragazza affetta dal “Mal d’India”, nonché laureata con una tesi sul film “India, Matri Bhumi” di Rossellini, perciò non posso non rispondere alla richiesta di consigli.
Per cominciare, due classici:
L’odore dell’India di Pasolini e Un’idea dell’India di Moravia, due punti di vista diversi sul medesimo viaggio, che i due scrittori fecero insieme in India nel 1961.
E poi La valigia delle Indie e altri bagagli di Rossana Dedola, molto recente, compendio di resoconti di viaggio di personalità illustri.
Ho anche prenotato in biblioteca questo India. Cinque racconti, sei reportage, tre fumetti della Isbn Edizioni: non l’ho ancora letto ma ho una fiducia sconfinata nella casa editrice, sono quasi sicura che non mi deluderà.
E poi un giorno mi piacerebbe riuscire a trasformare in un libro proprio la mia tesi sul bellissimo viaggio di Rossellini, rivedendola opportunamente per un pubblico di non specialisti… chissà, forse è solo un sogno, ma il blog del Mestiere di scrivere mi dà tanti suggerimenti per lavorare in tal senso.
Quindi, con il mio primo commento qui, ne approfitto anche per ringraziare Luisa Carrada per il suo lavoro prezioso!
Miriam
Caspita, Miriam, che miniera di consigli! Ad alcuni da sola non sarei mai arrivata.
Grazie davvero, e in bocca al lupo per il tuo progetto 🙂
Luisa
A suitable boy di Vikram Seth (Il ragazzo giusto è il titolo dell’edizione italiana, Longanesi)
Se Tolstoj fosse stato indiano avrebbe potuto scrivere un romanzo come questo. Una storia d’amore, una famiglia, un Paese che si divide in due. Forse il libro più bello che ho mai letto.
The inheritance of loss by Kiran Desai.
Temptations of the West: How to Be Modern in India, Pakistan, Tibet, and Beyond. Di Pankaj Mishra
Mitica Annalisa e mitica Luisa!
🙂
Amartya Sen, L’altra India. La tradizione razionalista e scettica alla radice della cultura indiana, Mondadori, Milano, 2005
Gentile Luisa,
io ti consiglerei anche ” Mumbai City” del giornalista e scrittore Suketu Metha http://www.ibs.it/code/9788804513216/quilici-folco/india.html. Il libro non parla dell’ India in generale ma della città di Bombay che forse è un’ India compressa, si fa per dire “14 milioni di abitanti”, in una città. Consigleirei anche ” India” di Folco Qulici per uno sguardo disincantato, ma utile, sul sub-continente indianohttp://www.ibs.it/code/9788804513216/quilici-folco/india.html .
Ciao e buone letture.
Antonio
Piccola correzione il libro di Metha si intitola ” Maximum City” ed il link su IBS è questo: http://www.ibs.it/code/9788806184056/mehta-suketu/maximum-city-bombay
Ciao,
Antonio.
Che dire?
Non mi aspettavo tanti suggerimenti, e così interessanti.
Per il momento, grazie di cuore a tutti.
Luisa
Mio primo viaggio in India nel 1984: il libro che mi accompagnava era “I figli della mezzanotte” di Salman Rushdie: bellissimo, ancora oggi. Anche se l’autore è odioso.
Secondo viaggio in India, bagaglio più leggero: “Ultima India” di Sandra Petrignani.
Un saluto affettuoso, Mariella
Quanti suggerimenti appassionati;grazie, prendo subito appunti.
Bello avere tanti amici e al momento giusto esprimere un desiderio e ..zac..avere tutto ciò che ti serve + panna e ciliegina n’goppa!
Ti amano, i tuoi lettori ti a m a n o!
Il libro con cui sono partita per il mio primo viaggio in India è: Autobiografia di uno yogi di Paramahansa Yogananda, ma questo è quasi sicuro che tu lo abbia già letto; allora, il libro più caro con il quale sono tornata; toh,è un’altra biografia! Bagliori di un’Infanzia Dorata di Osho.
Due Maestri, due vite, una sola India.
..sei innamorata dell’India..ma pensa..
Abbracci
Due biografie: quella di Yogananda e quella di Osho – Bagliori di una infanzia dorata.
Con la prima , che tu avrai già letto, sono partita nel mio primo viaggio e con la seconda sono ritornata.
Mi fa piacere scoprire di avere questo amore in comune.
Ti abbaccio
Nishanga
piesse
Quanto affetto nei commenti; sei una donna ..amabile, come dice una mia amica di qua.
Oops!
mi accorgo che il mio primo commento che credevo andato perduto, invece c’è, mi scuso.
Nishanga
Anche io avrei consigliato Maximun City, insieme a tutto ciò che ha scritto Arundhati Roy. Aggiungo anche Sunetra Gupta e, via video, la serie di 5 documentari “Taccuino indiano” (http://www.moviemovie.it/taccuino%20indiano.html): li ho visti su rai storia e li ho trovati molto molto belli.
Ciao Luisa,
ti segnalo il blog di Silvia Merialdo, completamente dedicato all’India: Indian words
Un caro saluto,
Donata
Scusa, non è venuto bene il link, ti scrivo l’indirizzo:
http://indian-words.blogspot.com/
Ancora ciao
Donata
Cara Donata,
che scoperta e che miniera il blog di Silvia! Grazie davvero.
Luisa
Ringrazio Donata per la segnalazione del mio blog e, già che ci sono, segnalo anche questo gruppo su aNobii:
http://www.anobii.com/anobi/forum_list.php?g=018f97e28a28b473f9&pid=127&lid=
Luisa, vedo che stai leggendo soprattutto libri di autori italiani che scrivono sull’India. Sicuramente è un modo concreto per avvicinarsi alle stranezze del subcontinente, ma penso sia ancora più interessante sentire la voce stessa degli autori indiani. Sicuramente Rushdie e Arundhati Roy vanno letti (e sono proprio gli autori che mi hanno aperto la porta dell’India, I figli della mezzanotte sono insuperabili).
E, oltre a quelli già nominati nei commenti precedenti, consiglierei anche Giochi Sacri di Vikram Chandra (bellissimo), i romanzi di Ghosh e quelli di Anita Desai.
Poi, siccome simpatizzo con chi non scrive in inglese ma nella sua lingua indiana, anche Bypass al cuore di Calcutta di Alka Saraogi, scritto originariamente in hindi.
Buone letture!
Silvia
Grazie Silvia, e grazie a tutti.
I figli della mezzanotte l’ho letto e mi è piaciuto moltissimo. Anche alcuni della Desai, che trovo molto ineguale: alcuni molto belli, altri così così.
Comunque ho preso nota di tutto.
Grazie ancora 🙂
Luisa
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