Questo è un poster sulla crisi economica globale disegnato da Nigel Holmes. Sarà distribuito gratuitamente da Starbucks a partire da dopodomani, così tutti potranno farsi un’idea di cosa sta succedendo, comprese cause ed effetti, mentre sorseggiano un cappuccino.
Chi fosse Nigel Holmes, lo ignoravo fino a stamattina, quando l’ho visto citato sia da Nuovo e Utile, sia da Verox Brain Blog. Rimando quindi ad Annamaria Testa per tutti gli interessanti link a contorno e a Elena Veronesi per i consigli di Holmes su come rendere chiare e più semplici le questioni complesse attraverso quell’equilibrio sapiente di parole, microcontenuti, disegni, mappe, grafici e simboli che si chiama infografica.
Infografica di cui sono ormai pieni tutti i nostri quotidiani, ma che continuiamo a ignorare quando siamo noi a scrivere o a progettare una brochure o una pagina web.
Ci ostiniamo a rimanere attaccati ai nostri testi “discorsivi” – dalla premessa alla conclusione – mentre a volte anche solo una semplice e ordinata tabella (per non parlare di qualche simbolo grafico in più) potrebbe aiutarci a trovare un senso, confrontare fatti e concetti, far emergere vantaggi.
Ecco un esempio italiano semplicissimo, ma efficace:
Come nel poster di Holmes, un titolo un po’ eccentrico per un tema serio, in questo caso la garanzia di poter recedere dall’acquisto. Ma è il confronto diretto, in senso orizzontale e non verticale, a evidenziare la differenza della “Garanzia Totale” Esperya rispetto a quella imposta per legge.
Ciao Luisa,
noto anch’io in effetti una mia scarsa proponsione all’utilizzo di schematizzazioni che aiutino visivamente a spiegare meglio determinati concetti. Il che è sciocco, infatti se guardo indietro, ad esempio alla modalità con la quale riassumevo i testi universitari per prepararmi agli esami, riemergono schemi, tabelle e quant’altro potesse essermi utile per ecuperare in fretta i nodi centrali del testo. Senza contare il potere della memoria visiva, che di certo era aiutata da questi stratagemmi… non so perché lavorativamente mi sono poi allontanata da questo approoccio, predilegendo, come dici tu stessa nel post, testi più discorsivi. Quello che è certo è che da oggi sicuramente ci farò più attenzione e dove possibile, cercherò di ri-applicare il metodo!
ciao
Marina
Grazie, Luisa.
Ottimo spunto di riflessione.