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risali negli anni

31 Gennaio 2009

Stanchezze e traslochi

Durante la settimana che sta per finire il mio aggregatore è stato praticamente vuoto di nuovi post e pagine sulla scrittura professionale.
Molti blog sono fermi a prima di Natale, alcuni aggiornano ripetendo sempre le stesse cose e c’è chi annuncia che si è stufato del blog e d’ora in poi sarà solo su Twitter.

Non ho fatto troppo caso a tanti piccoli segnali, ma ora mi rendo conto che è proprio così: la comunicazione sulla scrittura langue, è stanca o forse sta cambiando pelle, si sta spostando da un’altra parte e io non me ne rendo conto.

Nella stessa settimana ho ricevuto un buon numero di inviti a seguire amici e colleghi su Facebook e Twitter. Su Facebook finora ho solo sbirciato con le credenziali di qualche amica, i messaggi di Twitter non riesco a leggerli, nemmeno nella loro brevità.

Mi chiedo se questa ritrosia verso i social network non sia l’ennesima conferma della mia natura profondamente orsa, e in parte credo sia così, ma credo c’entri anche il significato che il sito e il blog hanno e continuano ad avere per me. Dei luoghi in cui scrivere per fare ordine, collegare idee e spunti in un testo breve ma compiuto, fissarli in una forma che mi aiuterà a ricordare per lungo tempo i lampi e le associazioni di un giorno.

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0 risposte a “Stanchezze e traslochi”

  1. A me piaccono i posti poco affollati… quindi credo non mollerò il blog così facilmente.

    Certo che definire un posto sul web poco affollato è… un poco strano.

    Un po’ mi ci sento, ma va bene così, per ora.

    Buon fine settimana.
    Mara

  2. Ho resistito a Twitter per molto tempo, ma alla fine ho dovuto cedere. Mi piace usarlo per “annotarle e segnalare” articoli curiosi, su cui però non intendo postare, oppure parole strane/neologismi da condividere. Sono convinta che Twitter e blog possano benissimo coesistere, perché rispondono a due esigenze diverse. Un caro saluto, I.M.

  3. Ho preparato un post su blog vs Twitter vs Facebook per settimane, per poi annunciare su Twitter la decisione di buttarlo alle ortiche!

    Sì, è vero, molti sostengono che Twitter stia prendendo il posto dei blog: è stato sicuramente il sistema più chiacchierato degli ultimi tempi, anche se in Italia il 2008 è stato l’anno di Facebook. Sicuramente alcuni post che in passato era pubblicati su un blog – per mancanza di alternative – adesso sono materia per Twitter. Questo però non significa che quest’ultimo possa sostituire un blog; del resto si dicevano cose simili anche dei blog, alla loro comparsa, ma mi sembra che nessun mezzo di comunicazione su internet ne abbia sofferto più di tanto.

    Per quanto riguarda Facebook, sono un po’ (tanto) orso anch’io e me ne sono fatto una ragione. Lascio ad altri il divertimento(?) della manutenzione dei propri “legami deboli”. Mi sto perdendo qualcosa? Sicuramente, ma trovo che il correre dietro a ogni novità porti dritto alla mediocrità (rima non voluta).

    Certo, intendiamoci, se vuoi o devi seguire Twitter o Facebook per ragioni professionali la questione cambia. Tuttavia ho l’impressione che siano sistemi che hanno cambiato internet a un livello meno fondamentale di una cosa come i blog: vedremo fra qualche anno come saranno messi. È ovviamente una previsione senza rischi, visto che per allora questo commento sarà finito chissà dove! 😀

    Complimenti per il blog. Quando posso, lo seguo sempre con piacere.

  4. non perdere tempo con facebook, a meno che tu non voglia provare a ritrovare qualche vecchio amico perduto che, per un caso fortuito abbia un account lì. A me è successo e mi ha fatto piacere. Per il resto ricevo inviti alle cose più impensabili e più stupide.
    Per quanto riguarda twitter, mi chiedo cosa ci sia di interessante nel comunicare a tutti i propri (brevi) pensieri dei momenti di noia … una specie di uso compulsivo di sms.
    Per cui non credo si tratti di essere orso o meno: piuttosto si tratta di non voler perdere tempo con il mezzo e invece concentrarsi sul contenuto della comunicazione.
    Cioè provare a dire cose utili e intelligenti, come fai te, piuttosto che aggiungere ancora un po’ di rumore alla cacofonia globale.
    🙂

  5. facebook è una cosa simpatica ma assolutamnte inadatta a scrivere.
    Twitter non so che sia e penso resterò nella mia ignoranza.
    Ho aperto un blog perchè lo trovo un mezzo interessante ancora umano. lavagna a disposizione. archivio, cassetto.

  6. Cara amica orsettina,
    anche il mio è un invito a entrare su Facebook, a osservare, a stare in relazione con chi ti pare. Si può selezionare anche qui il proprio mondo di riferimento. Io ci sono da 6 mesi e ci sto proprio bene. Non ho tempo da perdere, solo da investire, e mi sembra di osservare più da vicino i mutamenti nelle relazioni e nella comunicazione. Seguo con attenzione, seppur nei frammenti di parole o frasi scritte su Fb, il percorso di amici e persone che conosco. Troppo riduttivo? Forse. Ma quanto tempo abbiamo per farci una sana telefonata 😉 o per scriverci una bella mail? Quasi nulla. E allora viva i frammenti di Facebook che portano un pò di linfa al nostro mondo di relazioni.
    Buona settimana, qui sul lago oggi la neve non mi permette di uscire con facilità. Starò di più in rete.
    Tua Mariella

  7. Leggendo il tuo post credevo di leggere tra i miei pensieri. Ho da poco fatto nascere il mio blog e l’obiettivo con cui l’ho concepito è proprio quello di mettere ordine in un panorama fatto di social network e di community che difficilmente riesco a tenere sotto controllo. Mi piace, comunque, seguire questi fenomeni per analizzare come influiscono nella vita di tutti i giorni e la modifichino. Nel bene e nel male.

  8. Cara Luisa, come ti capisco!
    Anch’io guardo con sospetto Facebook e Twitter, come a suo tempo guardai storto Myspace (pesante e illeggibile) e SecondLife (per me, inutile).
    Ancora oggi non mi pento di non averci messo piede. Semplicemente non mi entusiasmano.
    I miei colleghi d’ufficio vivono attaccati a Facebook. Poco male, lavoriamo nella comunicazione. Ma non rispondere a un saluto o non scendere a prendere un caffè perché stai messaggiando un tuo compagno del liceo…bah…

    Grizzly

  9. Purtroppo osservo anche io un momento di crisi dei blog. Un po’ di tempo fa ero più ottimista e scrivevo questo: http://www.gibilix.com/2008/11/lunga-vita-ai-blog/.

    Io uso sia Facebook che Twitter e non credo che ci sia sovrapposizione tra questi strumenti e i blog. In teoria dovrebbero tutti e tre completarsi ed essere strumenti per la nostra presenza online, senza uccidersi l’un l’altro. Ma ahimé il tempo è poco ed alla fine si predilige il mezzo che da più soddisfazione immediata.

    Per me i blog sono ancora la fonte più preziosa di informazione e piacere di lettura e mi auguro non muoiano mai. Forse perderanno un po’ di quella capacità di mezzo di socializzazione perché a questo rispondono meglio le reti sociali strutturate come Facebook.

    Un saluto e non smettete mai di scrivere sui vostri blog, per favore!

  10. Mi sono affacciata al mondo dei blog e a facebook contemporaneamente e un po’ per caso. Non sono ancora stanca nè dell’uno nè dell’altro. I blog sono riflessioni, pensieri, racconti, situazioni, spesso scritti da persone che non conosco ma che mi affascinano per come scrivono e per quello che scrivono. Facebook è un modo di ritrovare persone, magari solo per dire “Ciao ti ricordi di me? Quanti anni sono passati?” Niente di profondo, niente di troppo personale.

    PS: ti legdo da un po’ e grazie per i consigli.

  11. Facebook è uno strumento come un altro. La sua utilità o inutilità dipende dall’uso che ne viene fatto. E comunque è un canale, un altro canale, dove scrivere un pensiero a cui attribuiamo un qualsiasi senso. Io ti ho cercata su Facebook, visto che ti ho sempre letto qui (dove, peraltro, continuerei a leggerti, anche se ti trovassi…di là).

    Debora

  12. mi associo a quanto detto da Debora. Ti ho cercata su Facebook, e ti leggerei lì come qui.
    Ma, sinceramente, mi piace il tuo blog perchè per me è un posto rilassante dove leggere cose interessanti.
    Troverei la stessa cosa da un’altra parte? Per es. su facebook o twitter o …

    Frangì

  13. Io non credo affatto che la natura di uno strumento dipenda dall’uso che se ne fa, e sono un po’ stanca di sentirlo continuamente ripetere in questo periodo.
    La “Luisa Carrada” che incontreremmo su Facebook sarebbe una marisa Carrada necessariamente diversa da quella che incontriamo qui!
    Sul mio blog sto un po’ ragionando su questo argomento, in questi giorni, ma ho l’impressione che certi concetti siano un po’ duri da digerire, per molti, o forse solo dificili da afferrare…. non saprei… 🙂

  14. Carissima Luisa,
    hai un blog talmente vivo che ti toglie la necessità di doverti affacciare a facebook. Chi vuole sa dove trovarti….
    un abbraccio forte
    Mara

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