Non è creativo ciò che è strano, o trasgressivo o stravagante o diverso e basta.
Gli italiani, specie i più giovani – ce lo dicono le ricerche- hanno idee piuttosto confuse in proposito. All’estero non è così. Per accorgersene basta guardare la ricchezza della definizione di “creativity” che offre en.wikipedia, e confrontarla con alcune definizioni nostrane.
Bisognerebbe restituire alla parola creatività la sua dimensione progettuale ed etica: creativa è la nuova, efficace soluzione di un problema. E’ la nuova visione che illumina fenomeni oscuri. E’ la scoperta che apre prospettive fertili. E’ l’intuizione felice dell’imprenditore che intercetta un bisogno o un’opportunità, o l’illuminazione dell’artista che racconta aspetti sconosciuti del mondo e di noi.
In sostanza, creatività è il nuovo che produce qualcosa di buono per una comunità.
E che, essendo tale, ci riempie di meraviglia e gratitudine.
Cominciano così le sette suggestioni sulla creatività, pubblicate venerdì da Annamaria Testa sul suo Nuovo e Utile.
Leggetevele tutte: è uno dei modi migliori per cominciare la settimana.
è un concetto della creatività molto simile al mio….. La bellezza del fare e del trovare soluzioni possibilmente proprie e dunque non scontate…. ora vado a leggere nel dettaglio!
silvia
Sette suggestioni o sette suggeriment!? …e scrivere in italiano!!!
Bellissimo appunto, grazie Luisa! Annamaria Testa non manca mai di dare le giuste bacchettate a coloro che confondono la creatività con la fantasia più sfrenata e controproducente.
A tal proposito mi piace molto anche la frase di Bernbach: “Lasciar correre l’immaginazione, sognare sogni sconnessi, indulgere in acrobazie grafiche e capriole verbali non è essere creativi. Il vero creativo imbriglia la propria immaginazione. La sottopone ad una precisa disciplina in modo che ogni pensiero, ogni idea, ogni parola che scrive, ogni linea che disegna, ogni luce e ombra in ogni fotografia che scatta, rendano più vivido, più credibile, più persuasivo quel concetto originale o quel vantaggio offerto dal prodotto che egli ha deciso di comunicare.”
Un abbraccio, Elena
Quasi quotidianamente mi preparo ad entrare in questo blog per…rubare. Rubo informazioni, argomenti di studio, impostazioni di metodo e soprattutto spunti che spesso mi conducono molto lontano dal punto di partenza. Mi sento in dovere di ringraziare Luisa che offre sempre una cassaforte ricca e varia.
…non è una cassaforte, piuttosto una bancarella sulla strada, dove “smucinare”, come diciamo a Roma, e prendere quello che ci serve 😉
Luisa
come sempre ritrovo nei tuoi pensieri una ricchezza di parole e di idee, e una semplicità che mi affascina, e mi fa ritornare.
ti ringrazio di questi tuoi scorci, dei tuoi suggerimenti e delle fonti che metti qui in piazza.
e
buona giornata!
mi piace lavorare con il concetto di creatività e lo trovo assimilabile a quello di innovazione. La mia definizione di innovazione è “una soluzione nuova che crea valore per le persone” – e la creatività è l’approccio necessario per trovare queste soluzioni. l’immagine che ho letto in un libro di Boncinelli “come nascono le idee” e che mi piace molto, è quella del cervello che per un attimo da’ una configurazione seriale, cioè trova una logica, ad una associazione altrimenti parallela casuale e inusuale di idee/concetti. come un imbuto in cui per effetto di una scintilla di consapevolezza si infilano le idee che producono qualcosa di utile.
la stravaganza ed eccentricità sta nella combinazione di elementi tra loro molto distanti.
Flavia
ottima segnalazione… grazie!
Credo che tu abbia ragione ,Annamaria.
Oltre tutto sei riuscita a scaturire in me molte risposte : positive o negative che siano ,è giusto che vengano da me rielaborate ,traendone conclusioni personali.
Prima di tutto ti voglio però ringraziare,per avermi aiutato inconsciamente con la tua scrittura a ritrovare me stesso.
Grazie.
Un saluto da Biella .
Alberto