Il sito della Treccani ha pubblicato un sostanzioso dossier sulla pubblicità: un’intervista ad Annamaria Testa con riflessioni molto interessanti sul web, un articolo di Andrea Afribo sul rapporto tra poesia e pubblicità, una breve storia del brand di Massimo Arcangeli e infine un utile glossario da account a visual. Tutto con ricche bibliografie.
Sostanzioso, dicevo, e proprio la mole mi ha indotta ad alcune riflessioni sulla gestione degli “strati testuali” in rete.
Ogni articolo è un piccolo saggio, introdotto dal titolo e dal suo incipit. Poco quindi, ma a indicare ricchezza e profondità c’è il numero delle battute: 42.158, 21.740, 38.239, 7.338.
Sono cifre che dicono poco a chi non ha una grande dimestichezza con il testo e i diversi metodi di misura. Anzi, possono addirittura spaventare.
Io preferisco sempre un buon abstract all’incipit di un testo. Più laborioso per il redattore, è vero, ma molto più invitante.
Quanto alle anticipazioni quantitative, non so quanto sia opportuno darle, soprattutto nel caso di pagine html, dove la leggibilità dipende da tanti fattori. La lunghezza del testo è solo uno.
Certo a nessuno di noi piace scrollare un testo di 40.000 battute.
Io il dossier l’ho pazientemente copiato e incollato pezzo per pezzo su un file word, l’ho riformattato e ho messo il numero delle pagine. Alla fine erano ventuno pagine, abbastanza fitte.
Ho stampato il tutto, me lo sono letto e ho sottolineato qualcosa, alla fine l’ho messo in una bustina di plastica in un quaderno ad anelli.
Non lo faccio sempre, solo con le cose che valgono, e questa valeva.
Il tutto è stato abbastanza laborioso e il vero servizio sarebbe stato avere tutto il dossier in un formato pronto per la stampa.
Non so se i guru ancora detestano il pdf, ma è un’ottima alternativa per i testi lunghi, che hanno un valore al di là dell’attualità.
Quanto alle anticipazioni, penso che ormai per i pdf sarebbe molto più utile indicare il numero delle pagine invece dei kb o mb, oppure entrambi.
Per quanto mi riguarda, comincerò a farlo a partire dai prossimi Quaderni.
L’idea delle pagine sui pdf è sensatissima anche se in fondo da solo un’indicazione della quantità delle immagini contenute nel file o la sua definizione.
E’ comunque utile e non costa nulla.
Per quanto riguarda il word che hai fatto, non è che lo renderesti scricabile da qualche parte eh?
😛
Antonio Patti LdF
sono d’accordo con te…piacere di conoscere il tuo blog!
Davvero complimenti !