Faccio per aprire la bianca bustina del campioncino che mi hanno dato in profumeria, e già pregusto il profumo della crema e la morbidezza del massaggio intorno agli occhi quando il testo sul retro improvvisamente gela il mio entusiasmo: “Per sostenere la lotta al trascorrere del tempo, un efficacissimo fluido per il contorno occhi.”
Mi sento schiacciata dal trascorrere inesorabile dei giorni e totalmente impari nella lotta, per cui lascio perdere e rimiro rassicurata le mie rughette. Meglio tenersele e non lottare ogni giorno.
Poi mi accorgo che il prezioso fluido “all’olio di Baobab e bioflavonide da Arancia, minimizzante tonificante” è della linea Uomo. Sarà per questo che il copy ha optato per il virile messaggio da lottatore?
Ma ormai la mia curiosità professionale è destata e mi scorro tutti i testi dei campioncini. Mamma mia!
Sintassi singhiozzanti invece che morbidi inviti: “L’estratto fluido di Iris, qui accoppiato agli aminoacidi del Grano, farà sì che, dopo la toilette, la vostra pelle sia, non solo deliziosamente profumata, ma morbida, vellutata e sericea.”
Parole incomprensibili: “Uno shampoo sostantivante per lavare le chiome”. “Sostanze funzionali caratterizzanti”.
E che dire del “latte per il corpo sublimatore quotidiano”?
I testi della cosmetica mi hanno sempre incuriosita e so che non sono certo scritti a caso, così pieni di formule misteriose.
Ma raramente sono riuscita a leggere qualcosa di professionale in proposito. Conoscete qualche fonte o tra voi c’è un copy che scrive di profumi, latti idratanti o creme leviganti?
Mi sono trovata spesso a dover _tradurre_ i testi riportati sulle confezioni dei cosmetici e devo dire che hai ragione, sono orribili. Ci sono anche molte (troppe) maiuscole (soprattutto per gli ingredienti), come hai giustamente notato in un tuo post precedente. Le uso anch’io, lo confesso, perché è quello che chiede il cliente e dopo quasi 20 anni ho capito che “educare il cliente” è inutile.
Mi domando però se il testo del tuo campioncino non sia piuttosto una traduzione troppo letterale (e con quest’osservazione non intendo incolpare nessuno). Sono sicura che i copy italiani sappiano poetare su shampoo e creme antirughe.
Dimenticavo: http://www.carmencovito.com/etichette.html
Le etichette scritte da Carmen Covito.
Isabella
penso che lo abbiano copiato pari pari dalla versione inglese traducendolo col traduttore automatico di google.
Ormai ho rinuciato a decifrare tutte quelle formule realtive alla composizione: una volta ho provato…erano poco gli ingredienti che non facevano male! Ed allora? Meglio non sapere. Saluti virtuali, Anto.
Ciao Luisa, ti consiglio, se non lo conosci, il sito omonimo de L’Erbolario. Descrizioni efficaci e nitide, senza voli pindarici, come credo piaccia anche a te, in sintonia con la qualita’ dei prodotti che io tra l’altro utilizzo da tempo, non solo per la loro efficacia ma anche per motivi etici. Infatti non sono testati su animali. I test che vengono eseguiti sulle cavie non sono esattamente delle spalmate di crema sui loro musetti, ma inoculazioni e abrasioni molto molto dolorose. Trovo che potersi detergere e idratare la pelle senza doversi chiedere quanta sofferenza ha causato faccia bene almeno quanto la crema stessa.
Elisabetta
With all these silly weesitbs, such a great page keeps my internet hope alive.
Su un flacone di costosissima crema-gel manufactured by Farouk Systems (Texas) c’è semplicemente questo:
“Place a small amount in palms and apply from scalp to ends”.
Fla
a me piacciono le etichette di Lush
http://www.lush.it
Veramente alcuni dei testi sui quali mi sono divertita sono italianissimi e proprio dell’Erbolario. Anzi, mi hanno colpito proprio perché anche io trovo eccellente la comunicazione dell’Erbolario, dai negozi alle brochure, fino al sito web.
Sto leggendo un bellissimo libro sul design (sul quale posterò tra poco), che parla molto dell’importanza del contesto e del framing dei contenuti – immagini o testi non importa.
A volte basta spostare appena il contesto, perché cambi la percezione.
Forse il campioncino – piccolo piccolo, ma fondamentale per invitarci a provare un nuovo prodotto – ha un contesto tutto suo, che mal sopporta lo stile e i discorsi della pubblicità. Quando lo spazio è pochissimo, quella lotta al trascorrere del tempo prende le proporzioni di uno sforzo titanico 😉
Luisa
Ciao Luisa,
mi piace molto il tuo blog! Interessante, rivedo molti elementi comuni ai miei interessi e alle mie passioni. Da una settimana anche il mio blog è on-the-net percui mi farebbe molto piacere ospitare il tuo link. Ovviamente sarei contentissima se inserissi tra i tuoi preferiti anche il mio: http://www.spaziosuite.blogspot.com
E’ in continuo updating.
Au revoire.
Dambulla
Come si fa a non passare di qui?
Complimenti, è sempre piacevole ed istruttivo leggerti.
Conosco e visito ogni tanto un blog che parla di profumi. Se ti interessa, prova a cercare “bergamottoebenzoino” e dovrebbe saltare fuori.
Buona giornata J.