A fare i pazienti lavori artigianali non si sciolgono solo i nodi, ma spesso anche i dubbi.
Dubbio del giorno: dopo una sfilza di sostantivi, tra l’ultimo sostantivo e il verbo che si riferisce a tutti ci vuole un’altra virgola o no?
Esempio: La morbidezza del velluto, la leggerezza della seta, l’uniformità del percalle (virgola) sono quanto vorremmo sentire accarezzando un tessuto.
Risposta: non ci vuole.
Una virgola lì non sta bene. Ma neppure la sua assenza.
Userei i due punti cambiando leggermente l’attacco del seguito. Oppure una “e” al posto dell’ultima virgola, per fluidificare.
e se non ci fossero virgole? come un turbinio di sensazioni, tutte legate tra loro che ti lasciano correre su quella leggerezza e quella morbidezza che si intrecciano con l’uniformità del percalle?
Ossignur…
Grazie: io non ce la mettevo e mi sentivo in minoranza.
(In inglese, peraltro, ci va. Non chiedermi perché.)
Ciao Luisa, ti lascio questo link: va a un articolo della Stampa che parla di Primo Levi e delle sue ricerche linguistiche. Ti fa sorridere e ti sembra di vederlo: un altro modo per ricordarlo. Col cuore.
Anna
Hai ragione, non ci vuole: soggetto e verbo mai devono essere divisi da una virgola (in questo caso il soggetto è composto sia da sostantivi che da virgole intermedie).