A me la parola trovabilità piace, anche se non sta sullo Zingarelli. Piace anche a Luca Rosati, che le ha dedicato un sito.
Alla Findability il bellissimo A List Apart dedica uno dei suoi ultimi articoli: Findability, Orphan of the Web Design Industry.
Ma che cos’è la Findability?
The fundamental goal of findability is to persistently connect your audience with the stuff you write, design, and build. When you create relevant and valuable content, present it in a machine readable format, and provide tools that facilitate content exchange and portability, you’ll help ensure that the folks you’re trying to reach get your message.
Se la trovabilità è ciò che connette in modo stabile e continuo il contenuto del sito con il suo pubblico, è quindi qualcosa di essenziale e di grande valore.
Eppure, all’interno di una web agency, è una delle qualità più trascurate, tanto che l’autore Aaron Walter costruisce il suo articolo come la storia di un orfanello. Sembra una fiaba dei Fratelli Grimm, un bellissimo esempio di come il modello narrativo si adatti anche al web design.
Walter passa in rassegna tutte le figure professionali che collaborano alla realizzazione di un sito e analizza il loro contributo alla trovabilità. Ecco cosa scrive di chi scrive:
A copywriter must carefully integrate keywords into the site’s content without stuffing the page. If a keyword appears too often or without articles, prepositions, and other words common to natural language, search engines might suspect that the content has been dishonestly loaded to attract search traffic. There’s no need to over-stack the deck; just incorporate the keywords where it seems natural to connect with your audience via search engines.
Of course, writing brilliant content is the biggest findability aphrodisiac. It promotes return visits to your site, and encourages your audience to tell others about it. That’s why a good copywriter is worth her weight in gold!
ero perplessa quando ho visto il primo dei file scaricabili. Troppo tecnico, invece ci sono molti suggerimenti utili per chi scrive sul web. Si presenta come un ottimo libro.
Margherita
da suggerire agli autori del sito di tim (e a tim stessa).
In questo caso la trovabilità mi sa che ha perso lo scontro finale col cattivo (per restare in metafora fiabesca).
Giusto ieri ho impiegato una buona mezz’ora a capire dove acquistare online un servizio, il tutto per capire che nn potevo eseguire l’operazione.
interessantissimo, ammetto di aver tentato una volta qualche anno fa di mettere nel mio vecchio blog parole che vengono spesso cercate sperando di attirare visite, ma non ha funzionato, ora so il perchè!