Sarà perché sto finendo di leggere L’arte di avere sempre l’ultima parola di Jay Heinrichs, divertente libro sulla retorica, e quindi mi viene istintivo cercare le “figure” in tutto quello che leggo e ascolto.
Sarà anche perché Roma è invasa in questi giorni di enormi faccioni dei candidati a sindaco, tutti uguali, tutti che ti guardano fisso negli occhi come se ti dovessero ipnotizzare, con sorrisini che non sai se sono più falsi o imbarazzati.
Sarà per entrambe queste cose, ma le immagini che oggi pomeriggio mi ha mandato Domenico Fiormonte da Madrid sulla campagna di Zapatero mi sono sembrate fresche e belle.
Le headline, simmetriche e piene di ritmo (mi sembrano due antitesi… ma correggetemi):
L’ottava potenza economica, la prima nei diritti civili.
La grande politica delle piccole cose.
Il payoff:
Ragioni per credere.
Le immagini, con quello sguardo che va lontano, altrove, e almeno non ti assilla.
D’accordo sul tuo giudizio sulla Spagna.
E Schopenauer? Se non sbaglio sull’avere l’ultima scrisse qualcosina di trascurabile anche lui qualche tempo fa.
della campagna di Zapatero non mi è piaciuta molto la grande varietà di cartelli con slogan diversi, secondo me confondono un po’.
Bellissima campagna, anni avanti rispetto alle pose imbalsamate e alle frasi vuote dei nostri politicanti professionisti.
13 aprile, sono indeciso tra Intimissimi e Tezenis.
Visto stamattina, a caratteri di scatola, su un bus romano:
Sei pronto ad affrontare il controllore? Acquista un titolo di viaggio prima di salire in autobus
Un “titolo di viaggio”… non ci sono parole!
M.G.
Mi fa molto piacere sentire un parere professionale favorevole riguardo quello che succede al di fuori dei nostri confini. Quand’è che gli italiani saranno pronti per dare e avere qualcosa di simile? W Zapatero!!!!!
Qui gli altri manifesti:
Guía de imagen de la campaña.
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