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risali negli anni

30 Gennaio 2008

Un nuovo libro sulla scrittura professionale (mio)

 


Lo so che oggi si usa annunciare i libri sui blog molto prima che escano, che attraverso gli spunti lanciati in rete si ricevono mille indicazioni utili da trasferire nel libro, ma io semplicemente non ce l’ho fatta.
Non per una questione di strategia o di scaramanzia, ma solo di circostanze e di carattere.

Per mesi ho addirittura dubitato di riuscire a trovare il tempo per scrivere un libro, tra il sito, il blog, il lavoro e la vita.
La scaletta c’era, il contratto pure, ma io rimandavo. E per questo non fiatavo.
Poi, contrariamente a ogni mia previsione, i dieci capitoli sono usciti con naturalezza uno dopo l’altro.
In un tempo brevissimo, senza fatica, anzi con gioia.

Questo libro che esce nel periodo più freddo dell’anno per me ha il calore del sole, il profumo della lavanda e l’azzurro del cielo. E’ stato scritto tutto all’aria aperta, in un’assoluta e felice solitudine.
Sarà in libreria la prossima settimana, giovedì 7 febbraio. Lo pubblica Apogeo, nella collana Saggi.
Tra qualche giorno, l’indice e altre cose sul MdS.

PS Per scrivere un libro ci vogliono silenzio, tempo e solitudine. Ma anche buoni amici su cui contare.
Grazie soprattutto a Giovanna, Dario, Francesca, Giacomo, Miriam. A mio fratello Giovanni. E a Peppe, cui mi linkano venti anni di ininterrotta e profonda amicizia.
Ai loro consigli, pareri, integrazioni, riletture e incoraggiamenti il libro e la sua autrice devono tantissimo.

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43 risposte a “Un nuovo libro sulla scrittura professionale (mio)”

  1. Luisa,
    sono commossa.

    Davvero, è bellissimo vederlo presentato qui. Vederne almeno la copertina: vivace e composta, come l’autrice. Manca pochissimo e avremo tutti anche il libro. Finalmente.

    Sarà lettissimo e fortunatissimo.
    Io lo so.

    Ti abbraccio forte e… in pubblico.
    🙂
    Giò

  2. dovresti prendere spunto da come si fa in america, creare un sito apposito per il libro, aperto alla discussione (tipo the tipping point). Oltre agli spunti anche una buona pubblicità.

  3. come al solito …ci sorprendi sempre! e confermi la tua modestia.
    Sono felice prima di tutto per te, poi per me e per tutti coloro che come me ti stimano, e ti sono affezionati ( credo siano proprio tanti..tutti futuri tuoi lettori)e per tutti coloro che trovandolo per caso in libreria impareranno aconoscerti e a non mancare l’appuntamento con te nel blog. un abbraccio. simonetta

  4. Era ora!!!Complimenti lo comprererò senz’altro….basta con le pagine scaricate dal tuo sito……a quando il prossimo?
    Dott.ssa Raffa

  5. Sinceri auguri per quello che, sono certa, sarà un successo.
    Leggo da tempo il suo (tuo… non so se posso permettermi) blog ed è per me una fonte di spunti, aiuti e conoscenza.
    Immagino che il titolo del libro si ispiri a quello del blog. Quello che mi chiedo è: “Perchè scegliere un titolo già utilizzato da Carver per un suo libro pubblicato in Italia da Einaudi?”
    Reputandola una brava professionista, sempre attenta al valore comunicazionale dei dettagli, mi farebbe piacere ricevere una risposta.

    Grazie in anticipo ed ancora auguri

  6. Carissima Luisa,
    anche se non mi conosci di persona, sappi che sei per me un solido punto di riferimento. Visito il tuo blog ogni giorno e non mi stanco mai di leggere i tuoi preziosi consigli.
    Correrò a comprare il tuo libro.
    Complimenti per ora.
    Rosaria

  7. A Oggetti Smarriti:

    Certo, ti rispondo volentieri.
    C’erano molti titoli prima di questo, come puoi immaginare.
    Quando è nato il sito, ormai parecchi anni fa, seguito poi dal blog, il titolo italiano del libro di Carver mi parve il più indovinato ed era un consapevole omaggio a uno scrittore che amo moltissimo. Di certo non immaginavo assolutamente allora tutto quello che sarebbe seguito. Sito, blog, quaderni, libro…
    Per il libro ho ideato, modificato e scartato titoli per mesi, poi ho optato per la soluzione più semplice, perché è quella con la quale io stessa ormai mi identifico. E non solo per una questione di marketing editoriale 😉 ma perché quel “mestiere” – così lontano dall’abusata “creatività” – mi sembra sempre compendiare al meglio il senso di una professione profondamente artigianale, almeno per me.
    Lo so, c’è il libro di Carver, ma lì siamo nel campo della letteratura e a livelli talmente alti che il mio non può che continuare ad avere il senso dell’ispirazione e dell’omaggio.

    A tutti:

    Grazie davvero dell’incoraggiamento. Quando ci si abitua a scrivere per anni in rete, con la possibilità di cancellare, scusarsi e correggersi, la carta fa di nuovo una gran paura e io sono in trepida attesa… della segnalazione del primo refuso e della prima sciocchezza.

  8. Da ex giornalista, ora account (e da poco pure blogger) trovo i tuoi consigli moolto utili.
    Recentemente avevo acquistato “professione giornalista” di Lepri che mi è sembrato molto utile nel lavoro. Di sicuro nella mini-fondamentale-biblioteca-dell’ufficio ci sarà un posto anche per il tuo volume.

    Una domanda: parli da qualche parte (qui o nel sito) di slogan? aiuti o suggerimenti per farsi venire l’ispirazione che non arriva?

    Ciao (e continua così)
    piccole account crescono

  9. Luisa, sono emozionata anche io. Finalmente!
    Che bello vedere la copertina (efficacissima, tra l’altro) e, tra un po’, gustare il contenuto che ho avuto il privilegio di leggere in bozza.
    Ma, su stampa, fa un altro effetto…vedrai.

    Un bacio e un caro augurio

  10. Allora, Luisa, domani esce?
    Sarà una Bomba. Non ho dubbi.
    Un “in bocca al lupo” colmo di ammirazione. Attilio

  11. Gentile Luisa, scrivo qui per farle molti complimenti per il suo libro “Il Mestiere di Scrivere”.
    Molto utile, semplice, intuitivo e non ho potuto fare a meno di carpirne qualche insegnamento da inserire nel mio blog.

    Ah già, dimenticavo di presentarmi. Sono Lara, studentessa dell’ultimo anno della specialistica in Nuovi Media e Comunicazione Multimediale di Reggio Emilia. Allieva del prof. De Francesco (che mi ha prestato una copia appunto del suo libro in uscita).

    Spero magari di vederla passare sul mio blog, in quanto comunque è mia intenzione riuscire a lavorare al meglio su questo strumento interattivo in vista di una probabile tesi sull’argomento.

    Grazie dell’attenzione

    Saluti

    Lara

  12. Un libro, si sa, vale per quello che dice e per come lo dice. E’ un bersaglio che si deve centrare con una sola freccia. E’ molto difficile. Quando accade è un evento che va festeggiato, ed è il caso di: Il Mestiere di Scrivere, di Luisa Carrada, uscito da poco in libreria per i tipi di Apogeo.
    L’ armonica semplicità comunicativa, che quasi sembra nascondere, per una sorta di pudore estetico, la fatica che c’è dietro, l’inalienabile travaglio delle analisi, gli infiniti approfondimenti bibliografici, conferisce a quest’opera una forza propulsoria di apprendimento e sostegno per i facitori e fruitori della scrittura professionale; ma, credo che il libro sia , e debba essere, un punto di riferimento anche per tutti gli altri tipi di scrittura.
    attilio del giudice

  13. Posso citarti? ‘Libriiidiiineee!’ E’ arrivato! Ora ‘Il mestiere di scrivere’ è di fianco al mio Mac… e gli fanno compagnia quattro pagine a colori con la stampa dell’articolo ‘Dalla carta al web’.
    Cristiano_S

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