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risali negli anni

21 Dicembre 2007

Solidi auguri

Chi come me pratica yoga ogni giorno o quasi, si abitua a percepire il corpo in una maniera un po’ diversa. Terreno di sperimentazione per le emozioni, teatro della mente, piccolo specchio dell’universo a portata di mano.

Così, i piedi non sono più le “estremità”, qualcosa di cui ci accorgiamo solo quando Frammento della statua di Costantino, Musei Capitolini, Roma.dolgono e da nascondere dentro un paio di scarpe. Diventano invece qualcosa di centrale e indispensabile come il piedistallo di una statua, le radici che ci connettono con la terra da cui attingiamo forza ed energia per crescere e alzarci verso l’alto, la base che dà stabilità a tutto il nostro essere, fino agli aspetti più interni e sottili.

Così, non vi meravigli se, tra i tanti sbrilluccicanti auguri seriali, quelli che ho apprezzato di più mi sono arrivati da un’insegnante di yoga che ha regalato ai suoi amici e allievi una poesia di Erri De Luca dedicata proprio ai piedi.

E’ un augurio a rimetterci in cammino se siamo stati troppo fermi, a fare con pazienza un passo alla volta se la lontananza della meta ci spaventa, a ballare se siamo felici, a correre se siamo impazienti o entusiasti.

Elogio dei piedi

Perché reggono l’intero peso
Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi
Perché riescono a correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare
Perché portano via
Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato
e chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta
Perché sanno saltare
e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono le ali
Perché scalzi sono belli
Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli
e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica
Perché sanno giocare con la palla
Perché sanno nuotare
Perché per qualche popolo pratico erano un’unità di misura
Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Puskin
Perché gli antichi li amavano
e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante
Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro
o ripiegati indietro da un inginocchiatoio
Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo
Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango
il croccante tip tap, la ruffiana tarantella
Perché non sanno accusare
e non impugnano armi
Perché sono stati crocifissi
Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno
viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio
Perché come le capre amano il sale
Perché non hanno fretta di nascere
però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo
contro la morte.

Erri De Luca

14 risposte a “Solidi auguri”

  1. Ricordo di aver letto, tanto tempo fa (e confesso di non ricordarmi l’autore) che l’uomo percepisce il suo essere al mondo tramite il suo unico punto d’appoggio: i piedi. Con l’occasione, cara Luisa, i miei migliori auguri. Grandi cose, A.

    • Bonne anne9e e0 toi sandra, que des bnones choses.j’ai passe9 une super anne9e avec ton blog que j’ai de9couvert en aout 2008.c’e9tait un des premiers blog de cuisine que j’ai de9couvert et j’ai e9te9 tout de suite se9duite par toute ces recettes, j’avais envi de tout essayer…chaque recette que j’ai faite, je ne l’ai pas regrette9 car elles ont e9te9 un ve9ritable succe9s!merci et encore merci sandra!A bientot et continue e0 nous e9pater par tous tes talents…

  2. Mi unisco con piacere anch’io agli auguri. Che tu possa avere giorni sereni e corroboranti, e che il cammino (per restare in tema di piedi) possa esserti sempre lieve…
    Ciao
    f.

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