Gli strumenti Web 2.0 per comunicare, condividere, imparare e lavorare meglio all’interno delle organizzazioni: i primi libri italiani (penso di sì) su questo tema li ho letti tutti e due ed entrambi sono stati scritti da persone che conosco e con cui ho lavorato.
Per cui, curiosità ed attenzione erano doppie.
Il primo è Community Management di Emanuele Scotti e Rosario Sica, pubblicato un mesetto fa da Apogeo. Il secondo non è ancora uscito, ma ho avuto il privilegio di leggerlo in anteprima; lo ha scritto Giacomo Mason insieme a Paolo Artuso.
Due libri belli, utili e diversissimi.
Intanto, vi racconto il primo. Del libro di Giacomo ne riparliamo appena esce.
Community Management è scritto sotto il segno del Cluetrain Manifesto e soprattutto della sua prima e più famosa tesi: I mercati sono conversazioni.
Le conversazioni dominano letteralmente il libro: ce ne sono sette, a sette persone che da punti di vista molto diversi vivono e osservano che cosa i nuovi strumenti collaborativi stanno portando e cambiando nelle organizzazioni. Tra le sette, quella a un allievo della Scuola di Barbiana, che immagina cosa riuscirebbe a fare Don Milani con la rete… questo per darvi un’idea della varietà.
Intorno alle conversazioni, una panoramica degli strumenti, consigli molto concreti su come mettere in piedi una comunità di pratica in azienda, tre casi di studio approfonditi, il questionario per valutare la prontezza organizzativa rispetto a un progetto di community management, il vademecum per la comunità di pratica e la guida del coordinatore.
Mi piace sapere che le aziende si stanno aprendo al mondo della rete e alle reti di persone. Anche quando il top management potrebbe sentirsi meno top e meno management.
ale