Sarà pure il mio pallino del momento, ma non faccio altro che cogliere i fili – sottili, per carità, ma non invisibili – che collegano la scrittura professionale alla letteratura.
Così, mentre in questi giorni mi sto occupando di titoli e sottotitoli e proprio oggi della loro importanza per i motori di ricerca, poco fa decido di fare pausa e di aprire il nuovo libro di Pamuk che mi sono comprata stamattina (sì, Il mio nome è rosso mi è piaciuto tantissimo e, visto che tra i lettori di IBS è il meno valutato, sono passata a quello in testa a tutte le preferenze, Neve).
Be’, scopro subito che per tutti i 44 capitoli, Pamuk non solo ha un titolo, ma anche un sottotitolo. Scorrerli, solo quelli, senza leggere ancora una riga del romanzo, è di per sé una lettura di scoperta:
Viaggio a Kars
Il silenzio della neve
La neve e la felicità
Perché questa poesia è bella?
Uno spettacolo su una ragazza che brucia il suo chador
Patria o velo
Il fiocco di neve esagonale
Io, Ka
Ka e Ipek nella stanza d’albergo
Ciò che distingue il dolore dell’attesa dall’amore
Il quaderno verde smarrito
Ognuno di noi ha un suo fiocco di neve.
quindi doveva essere :
Coincidenze (titolo)
Da qui a là per caso. Forse (sottotitolo)
Sì 😉
Bel sottotitolo.
Luisa
A volte il titolo è troppo criptico, e il sottotitolo ci aiuta a capire l’anima che si nasconde tra le parole di ciò che è stato scritto poco più in alto.
Carmen
A volte davvero non si fa caso ai sottotitoli, a quello che viene anche prima del titolo ( le citazioni per esempio). Piace anche a me Pamuk, lo trovo molto interessante. Ciao Giulia
Ot, segnalazione di servizio: segnalo che cliccando su : Magia della crittura, si apre invece la pagina di “che fai? copy?”
Penasado di fare cosa utile nel segnalarlo…
Cara Luisa,
al Festivaletteratura di Mantova oggi è il giorno di Pamuk. Questo è il link al sito dove potrai trovare la cronaca dell’incontro.
Grazie per la segnalazione del discorso di Pamuk al Nobel: un incoraggiamento alla scrittura di cui si ha sempre bisogno.
Saluti.
Giacomo
rileggere, sempre rileggere. Ecco il link
http://www.festivaletteratura.it
Giacomo
Grazie a Giacomo per la segnalazione di Pamuk a Mantova e alla Parda Flora per il link sbagliato.
Ho corretto.
Luisa
E’ sempre piacevole trovare un sito che può essere un utile riferimento.
Volendo, passa di qui:
http://modulozero.splinder.com
coincidenze, appunto.
sto leggendo neve in questi giorni, sono arrivata al capitolo “al teatro nazionale” sottotitolo “tutti abbiamo una cosa che vogliamo veramente nella vita”. non nego una trovare certa difficoltà di lettura; la prosa non è scorrevole e alcuni pensieri non sono proprio cristallini. una curiosità: il protagonista si chiama Ka, la vicenda si svolge a Kars, in turco neve si dice Kar. comunque ho già in libreria “istanbul” 🙂
mi hai incuriosito…comprerò il libro.
Trovo Neve molto bello, anche se per motivi personali sono un po’ disturbato dal personaggio di Ka, ben dipinto forse anche troppo.
Credo che My Name is Red sia superiore, un po’ per la suspense che si mantiene meglio durante la lettura, e molto per la sua struttura a quadri e a punti di vista differenti. Sarà che sono un fan di Rashomon… 😉
Complimenti per il sito davvero ricco di spunti belli e utili
scrivo anch’io (anche) per mestiere e in neve i sottotitoli sono sinceramente la cosa che mi è piaciuta di più. splendido il tema e a volte incantevoli le situazioni.. ti senti davvero come se nevicasse.. ma il tutto non è un po’ lento? appunto hihi.
honey
Oran Pamuk raccomanda la lettura della Bastarda di Istanbul di Elif Shafak.
Fantastico Neve…!