2-3-1
Enfasisario, lo potrei chiamare.
E’ la formula per dare enfasi ai diversi elementi all’interno di una frase che propone Peter Roy Clark a pagina 17 del suo libro Writing Tools, 50 essential strategies for every writer, arrivato qui qualche giorno fa.
A dispetto del sottotitolo, che sa di ricettina, di ricettina non ce n’è neanche mezza e il libro è una delizia.
Sì, perché uso ed efficacia dei 50 attrezzi sono tutti analizzati attraverso brani letterari, saggi, articoli di giornale, da Harry Potter al New York Times. Senza dogmatismi e molto buon senso.
Tornando all’enfasisario, il consiglio è di cominciare una frase con le parole o il contenuto di priorità 2, piazzare nel mezzo le cose meno importanti, e chiudere alla grande con la priorità 1.
Mi è venuto spontaneo fare un test stupidotto con il primo libro a portata di mano, Leggere Lolita a Teheran, e di soffermarmi sulla prima frase:
Nell’autunno del 1995, dopo aver dato le dimissioni dal mio ultimo incarico accademico, decisi di farmi un regalo e di realizzare un sogno.
La formula 2-3-1 funziona: per prima cosa, la scrittrice ci dice dove ci sta portando (indietro nel tempo, a dodici anni fa), poi ci dà un’informazione sulla sua vita, importante ma non essenziale, e solo alla fine ci annuncia il contenuto del libro, cioè la realizzazione di un sogno.
Sarà un caso, ma il gioco mi ha divertita e penso che mi divertirò nei prossimi giorni a verificare nei testi più diversi l’uso più o meno consapevole degli attrezzi di Clark.
Clark sul MdS >>
Circa gli strumenti, strumenti non regole, non per essere pignola, ma nel suo On Writing pubblicatongli USA sette anni fa, quel grande e poco preso sul serio, scrittore che è Stephen King, apre per i lettori la sua “casetta degli attrezzi”, dove parla male degli avverbi anche lui, per esempio; esorta a preferire sempre i verbi in forma attiva etc…
Magari è un caso; magari alla fine le cose davvero fondamentali da dire a me sembra che siano, gira e rigira, più o meno sempre quelle, magari parlare di come si impara a scrivere in modo efficare citando Stephen King, non è credibile o serio o professionale, non lo so.
Però la sua cassetta è lì da anni, a disposizione di chi ne voglia approfittare e buona parte dei suoi attrezzi li ho ritrovati nell’articolo su Clark linkato su MdS: vuol dire che girano davvero, questi attrezzi, di bancone in bancone!
Presumo che le stesse regole valgano anche per i blog.
Questa cosa mi sembra virale, appena un po’ di persone leggeranno il tuo post ecco che tutti saranno lì chini sui libri a contare un due tre un due tre ops numeri non lettere 2-3-1 2-3-1
saluti
Bene, alla fine lo hai comprato. Hai fatto bene: è un libro che vale la pena avere e il suo autore è un signore gentile di antiche origini italiane che risponde a tutte le mail dei suoi lettori, anche se scrivono dall’ Italia e in un inglese poco ortodosso. Provare per credere.
Antonio