La IABC, l’International Association of Business Communicators, quest’anno ha scelto New Orleans per il suo congresso annuale.
Il programma è molto ricco e si svolge in diversi punti della città, anche i più disastrati dall’uragano Katrina. I temi principali: la comunicazione di crisi, il potere dell’immaginazione, come dare nuovo impulso e nuovi orizzonti alla propria attività di comunicatori.
Ecco come si apre l’email di invito all’evento:
Ci sono occasioni che capitano una volta sola.
Una di queste è la IABC 2007 International Conference, che si terrà a New Orleans dal 24 al 27 giugno.
Fatti una passeggiata, oggi, per le strade di New Orleans. Nell’aria li senti ancora: il canto, il ritmo. Jazz e gioia, soul e spiritual: la musica di New Orleans racconta la storia di una città e della sua gente, nel più appassionato ed espressivo dei modi possibili.
Vieni e ascolta.
Renventati. Costruisci il tuo network professionale. Riaccendi lo spirito di questa città colorata ed esotica alla IABC International Conference. Vai incontro al tuo bisogno di fare qualcosa di grande.
Va bene l’entusiasmo e l’ottimismo della volontà, ma un pelino più di… understatement… no, eh?!
Così com’è non lo vedrei come esempio di comunicazione efficace.
Marina
Sono americani… 😉 ma un pizzico di questo entusiasmo a tante nostre comunicazioni stantìe e tutte uguali, non è che farebbe proprio male…
Sarebbe intersessante riscriverci su un esercizio di stile, “the Italian way”.
Luisa
Beh, non conosco New Orleans e neanche la IABC, ma il tuo stimolo ha solleticato la mia anima di riscrittrice, e così…
con quel poco che avevo (e con solo mezzora a disposizione), ecco il mio “italian way”.
Ci vediamo a New Orleans…
E’ qui che dal 24 al 27 va in scena la IABC 2007 International Conference.
Una città entusiasmante, ancora oggi piena di canto, ritmo e gioia. La musica che racconta la storia della città e della sua gente nel modo più appassionato ed espressivo.
E per te l’occasione di conoscere le più interessanti sfide della tua professione, di costruire reti di contatti e interlocutori, di portare a casa stimoli nuovi.
Ci vediamo alla IABC International Conference? A New Orleans.
Marina
luisa, domandi come faccio con il mio blog, ma pure tu non scherzi mica…ma dove lo trovi il tempo??
magnifica, scintillante carrada…
Sarebbe bello organizzare un viaggio che con tutti i blogger interessati. Probabilmente, però, toccherebbe fittare un aereo intero!
Bella occasione comunque!
luisa vai anche tu così ti potrò leggere e riuscirò a vivere il tuo entusiasmo e farmi contagiare
…sei una fonte di energia per il mio mind
ciao
anche all’indomani dell’11 settembre, la capacità di ritrovare l’orgoglio della propria nazionalità, e del voler superare anche il dramma più cupo, credo sia la lezione più limpida che gli USA, a prescindere dallo stato di liberta nazionale e dalle scelte di politica estera, credo che gli states abbiano dato una grande lezione al mondo: non piangersi addosso, e rimboccasi le maniche senza risparmio di energie… e scusate se è poco….credo che la frequenza militare fra breve crollerà., e il poco che avevamo svanirà nel nulla…tanti saluti, assassino…
:((
Mi rendo conto che la chiusura mi è uscita sibillina: intendevo tanti saluti a tutti gli assassini, di ogni razza e fazione, sperando che se ne vadano presto, e ci sia più spazio per cose migliori del sogno di dominare il mondo, col terrorismo o con il 7° cavalleggeri…
Ma sono molto disincantata:le invasioni barbariche di Denys Arcand mi trova molto vicina…
Dalle denunce, non pare che le zone povere di New Orleans abbiano goduto ancora di grande attenzione: chissà che questa iniziativa, che evidentemente vuol iniziare a rilanciare la città dopo il disastro, serva anche a quello.
Certo, comunicare meglio e più chiaramente sarebbe un grande passo avanti anche in questo senso.
🙂
Probabilmente anche la mia chiusura è uscita male, dal momento che sembra che io abbia “venduto” meglio New Orleans (v. parolamia 06), piuttosto che la conferenza IACD.
In effetti, dal punto di vista della comunicazione, forse sarebbe stato meglio riservare a alla conferenza il focus della posizione finale, e perciò:
Ci vediamo a New Orleans?
Alla IACD …..!
Poi mi sono accorta anche di altri errori, ma questo dimostra solo la validità della prima regola del riscrittore (spesso ricordata anche da Luisa):
1. scrivi
2. metti in un cassetto e lascia passare del tempo
3. rileggi.
Marina