La scorsa settimana un viaggio in treno Roma – Milano e ritorno mi ha permesso di leggere per intero, e gustare a pieno, due piccoli libri che mi tiravo dietro da tempo.
Due libri diversissimi, che però ho voluto leggere insieme.
Parole di giorni lontani, di Tullio De Mauro (Il Mulino, 10 euro).
Blog generation, di Giuseppe Granieri (Laterza, 10 euro).
Lo zigzagare tra i capitoli aveva un senso per me, che sono così attirata dal futuro ma così ancorata al mio passato personale e familiare.
Il libro di De Mauro è una storia familiare, vista dai suoi occhi di bambino ed evocata da alcune parole rimaste ferme nella sua memoria. Quelle incancellabili, come certe immagini, cui ancoriamo i nostri primi ricordi. Una storia semplice, di una famiglia numerosa nella Napoli degli anni ’40.
Nessuna dotta disquisizione linguistica per un racconto nato prima di tutto per sé e per la propria famiglia, e solo dopo dato alle stampe.
Scrivere per la famiglia è un’esperienza che ho vissuto in prima persona, e che raccomando come una delle più belle e gratificanti, soprattutto in questa epoca in cui delle nostre abbondantissime comunicazioni ben poco resterà.
Ma io non ho raccontato di me, dei miei genitori, di mio fratello. Non ancora.
Sono andata molto più lontano, dalla fine del ‘700 agli anni ’50 del secolo che è appena finito. Tutto quello che se non avessi raccolto io sarebbe finito per sempre.
Ho letto interi carteggi, fatto ricerche di archivio, interrogato fotografie, intervistato mia nonna novantenne quasi ogni sera, per un’estate intera. Un pomeriggio d’autunno mi sono messa a scrivere e a Natale avevo finito, in tempo per stamparne una trentina di copie e farne dono a tutti il 25 dicembre.
Il libro di Granieri è stato all’altezza delle aspettative, uno dei pochi libri intelligenti su quello che sta succedendo in rete e che sta cambiando le nostre vite. Personalmente, mi sono sentita molto antiquata – nonostante stia davanti a un computer per tutto il giorno, abbia un sito e pure un blog – e molto poco partecipativa rispetto alla “grande conversazione”.
Comunque, Blog Generation mi ha dato abbastanza da pensare e non aspetterò dei mesi per leggere l’ultimo libro di Granieri, La società digitale, in uscita a giorni, sempre presso Laterza.
NON CREDO CHE TU DEBBA SENTIRTI ANTIQUATA.
IN FONDO, OGGI, DOMANI SARA’ GIA’ PASSATO.
LA TECNOLOGIA, INTERNET E A BREVE LE MACCHINE VOLANTI SARANNO SOLO DEI VECCHI CIMELI.
IL TEMPO SCORRE INESORABILE E QUELLO CHE CI FA SENTIRE VIVI E DONA UN PO’ DI STABILITA’ ALLA NOSTRA VITA, A MIO PARERE, SONO PROPRIO I RICORDI, LA FAMIGLIA E PERCHE’ NO…LE STORIE DI MIA NONNA…
J.D.