È bello quando cerchi e ti aspetti di trovare qualcosa, e insieme trovi anche qualcosa di inaspettato. Stamattina ho avuto una di queste sorprese.
Ore 10, quartiere Cassia di Roma, Istituto Comprensivo Parco di Veio, una scuola pubblica “multi-multi-multi”, come la definisce un’insegnante, dall’asilo nido alle medie.
L’occasione: la presentazione ai bambini, agli insegnanti e ai genitori, di “in OTTO PAGINE”, mensile di notizie di attualità e cultura per i bambini della scuola dell’obbligo del XX Municipio, realizzato dal gruppo di linguiste del famoso dueparole, con Emanuela Piemontese come direttore. Un giornale, anche questo, di facile lettura, “per incoraggiare i bambini e i ragazzi a leggere più giornali e più libri.”
È infatti realizzato su misura per loro: per la scelta dei temi, il linguaggio semplice e chiaro, la grafica di grande nitore e allegria. Questo primo numero parla delle Olimpiadi di Torino, del problema di rifornimento di gas, della nuova legge sull’affidamento dei figli dei genitori separati, della vittoria di Hamas, dell’elezione di Michelle Bachelet a presidente del Cile.
Intanto, sento parlare intorno a me di “capitoli da correggere”, come se fossimo in una casa editrice. Il mistero è presto svelato: in quella scuola ogni anno si scrive un libro, tutti insieme.
Ogni anno, da sette anni, la professoressa Luisa Mattia coinvolge infatti tutta la scuola – bambini e insegnanti – in un progetto di “vera” scrittura creativa e collaborativa. Ogni anno è dedicato a un “genere” letterario: il racconto breve, la biografia, l’autobiografia, il romanzo, quest’anno il romanzo di fantascienza.
Ogni anno, quel libro viene pubblicato da Fazi Editore nella collana Edizioni dei Bambini e va in libreria, per essere letto da altri bambini.
Ho sotto gli occhi l’ultimo romanzo, Avventura nella scuola dei misteri, e leggo dalla prefazione di Luisa Mattia:
Scrivere sembra facile. Sembra. Finché se ne parla.
I bambini entrano nella scuola primaria con un patrimonio linguistico prezioso e ricco. Opulento, immaginifico, caleidoscopico e scoppiettante è il pensiero che delle parole si nutre e sulle parole cresce. Immaginazione, creatività e fantasia – parole spesso abusate dagli adulti – trovano corpo e forma nei bambini che, volenti o meno, entrano a scuola per imparare.
Avevo tutto lì, sotto gli occhi, in una mattina di sole in una scuola di periferia: la scrittura giornalistica e quella narrativa, i libri, la redazione, persino il professor De Mauro, ma soprattutto decine di bambini-scrittori seduti per terra con il loro giornale in mano.
Il mio è un commento entusiasticamente “di parte”! Non m’aspettavo una segnalazione così tempestiva (e lusinghiera) del lavoro di scrittura che faccio e facciamo con i bambini. E’ un lavoro faticoso e pieno di sorprese, questo delle “edizioni dei bambinI”. E’ cominciato piano piano e forte forte al tempo stesso. L’obiettivo non è formare scrittori ma entrare nel mondo delle parole e della narrazione attraverso porte, corridoi, pertugi e cancelli… insomma, mantenere la forza creativa dei bambini e farne la forza della loro scrittura. Quest’anno stiamo finendo di scrivere un romanzo di fantasy – fantascienza ( le catalogazioni ci stanno un po’ strette!) il cui titolo provvisorio è “Alla ricerca del tesoro dei Mille Mondi”. Se ti va, Luisa, ti terremo aggiornata su quel che man mano sperimentiamo.
E grazie davvero per aver parlato del lavoro della scuola e, soprattutto, di questi bambini – scrittori che, per fortuna, non “si sparano le pose” per il fatto di essere autori di libri!
Luisa Mattia