Che i mercati sono conversazioni le banche se ne sono accorte da un bel po’, anche se non è poi così lontana la Barbie bruna in talilleur grigio gessato come testimonial del Credito Italiano. La Barbie non parlava, strabuzzava gli occhi, mi pare con una penna in mano come un’anchorwoman della tv. Ora i dipendenti parlano eccome, uno per uno, come negli spot del San Paolo. Con il loro linguaggio, ognuno diverso dall’altro. Linguaggio di persone. Meno banca, più Francesco. Meno banca, più entusiasmo.
Oggi stavo quasi andando a sbattere col motorino perché il grandissimo cartellone di Conto Arancio ha per un attimo attirato tutta la mia attenzione: Col cavolo ne trovi uno migliore. Cosa? Il mutuo.
Mi è sembrata significativa questa inclusione dei cavoli nella pubblicità della banca, dopo la fortunatissima zucca.
Avevo sempre ammirato l’elegante inclusione di “cavolata” nel testo del Pacco del Diffidente di un sito di e-business quale Esperya, ma lì era un “bottegaio” a parlare, che i cavoli di vende pure…
Forse che “cavolo” è un eufemismo?
Col cavolo…mettetevelo in zucca! A me piace, più del cavolo a merenda (o da qualunque altra parte).