Alla presentazione romana della Magia della scrittura io ho parlato delle nuove forme espressive della comunicazione aziendale. D’altra parte il mio capitolo si intitola Quante storie!. Metafore, racconti, spettacoli, blog, persino poesie per stabilire un nuovo rapporto con i clienti e i consumatori, ormai vaccinati e sordi nei confronti di una comunicazione autoreferenziale e a una sola via.
Una signora ha chiesto se tutta questa comunicazione “dolce” e narrativa non sia un nuovo modo per manipolare in maniera ancora più sottile il consumatore e i novelli cantastorie pericolosi persuasori occulti.
Le ho risposto che non credo, e per un semplice motivo: da quando c’è il web, la voce dell’azienda è solo una tra tante e sicuramente non tra le più ascoltate. La “conversazione” del web si muove in mille direzioni, soprattutto tra persone, tra consumatori. Qualità e difetti dei prodotti si discutono e si segnalano in rete. In rete si sbugiardano le aziende bugiarde. Barare diventa sempre più difficile.
La trasparenza, la chiarezza del linguaggio, l’onestà della comunicazione, il dialogo con i consumatori – persino con i blog -, l’impegno delle aziende nella società civile diventano degli obblighi, dei fattori competitivi come altri.
Ci sono le aziende che hanno una spinta etica forte, convinta e condivisa all’interno, ma sono poche. Quasi sempre sono aziende vincenti, realmente “leader”, e non solo di mercato.
Sono quelle che, secondo Kevin Roberts, autore di Lovemarks, il futuro oltre i brand, hanno successo perché sanno farsi amare e instaurare con i consumatori un rapporto affettivo. Ascoltandoli, prima di tutto.
Il libro è furbissimo. Ti seduce con la sua grafica: ogni pagina ha un colore e un font diverso, suggestioni visive inaspettate, foto bellissime, mentre i case study si alternano alle poesie, a citazioni dalla letteratura. Così sono riuscita a leggerlo con piacere in un solo pomeriggio. Il linguaggio è visionario e indicazioni tipo “Fatevi guidare dai vostri sensi. Accostatevi a tutto quello che fate con tutti e cinque i sensi all’erta.
Se non si risvegliano almeno due o tre dei vostri sensi, chiedetevi il perché” non aiutano molto il manager della comunicazione disorientato.
Aiutano invece i tanti “racconti” di come aziende famose in tutto il mondo sono riuscite a rimettersi in piedi, ad affermare nuovi prodotti e a rilanciare quelli un po’ stanchi. E aiutano i consigli su come ascoltare umilmente e far crescere i Consumatori Ispiratori, “quelli che senza prendere un soldo da noi per la promozione, parlano alla gente dei nostri servizi”.
E’ un blog molto interessante, anche facile da seguire. Verrò a trovarvi spesso.