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risali negli anni

18 Giugno 2005

Fiorentini innamorati d’oriente

Dopo le tre ore passate mercoledì sera a riascoltare Tiziano Terzani nella sua ultima intervista, ho cominciato a leggere il libro di memorie di un altro fiorentino innamorato dell’oriente: Case, amori, universi di Fosco Maraini.
Toscanaccio anche lui, ai confini tra più mondi – da piccolo, quello colto di genitori e quello contadino dei coetanei – e tra più lingue – mamma inglese cresciuta in Ungheria, l’italiano, il giapponese –, racconta la vita di un personaggio che gli assomiglia come una goccia d’acqua e che, come lui, ha un nome inconsueto, Anacleto, detto Clé.

Come in Terzani, questo libro è pieno di cose, di persone e di realtà. Anche il pensiero, anche le riflessioni, passano attraverso le cose di tutti i giorni, designate con nomi precisissimi (“marre e rastrelli, bigonce e corbelli”).
Il ragazzino amante dell’avventura e della vita non si capacita del linguaggio astratto e importante degli intellettuali che frequentavano i genitori – Ugo Ojetti, Lionello Venturi, Emilio Cecchi -: “usavano termini foneticamente stupendi, veri pezzi di alta meccanica verbale, per esempio “valorizzazione”, “reinserimento”; ma cosa volevano dire quelle cavalcate mitiche di sillabe?”

E come tutte le persone che ritrovano una parte di sé in un’altra lingua, anche Clé-Fosco attinge al giapponese per esprimere concetti e sentimenti che appartengono a tutto il genere umano, ma che non in tutte le lingue hanno il loro “cartellino semantico”. Come aizo, l’amore-odio, ribattezzato “amodio” in italiano, un ossimoro in una sola, breve, parola. “Utile ed espressiva”, come scrive Maraini.

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4 risposte a “Fiorentini innamorati d’oriente”

  1. A me è piaciuto leggere, dopo Fosco, anche Dacia, nel libro “la nave per Kobe” che raccoglie gli stessi ricordi narrati dal padre in “Casa amori universi” e che ha preso spunto dal diario di Topazia Alliata,moglie e madre, scritto negli stessi anni.
    Vedere e leggere gli stessi avvenimenti sotto tre punti di vista è una avventura affascinante.
    Ada

  2. le consiglio anche “ore giapponesi” che non ha magari la piacevolezza di questo, ma oltre alle splendide foto, riesce a trasmettere il “profumo” della cultura giapponese.
    leo

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