“Capisco che non è il caso di riproporre le virtù indiane: un grande territorio, i bisonti, il cielo aperto, una coperta contro il freddo, è il paradiso terrestre.
Però la sobrietà è una bella parola che non ha niente di pre-moderno e non ha nulla a che vedere con la povertà. La povertà è sofferenza, la sobrietà un conforto. Consiste nel selezionare ciò di cui hai realmente bisogno e fottersene (scusate l’espressione) di quello di cui non hai assolutamente bisogno. Un’astuzia che renderebbe più gradevole l’esistenza. Affannarsi per pagare le cambiali di una macchina che corre più veloce mi sembra un modo stupido di passare la vita, un modo obbligato e imposto assolutamente sgradevole.
Per sobrietà intendo qualcosa di molto confortevole perché poco costoso e quindi poco faticoso.”
Luigi Pintor, Azione è uscire dalla solitudine
Luigi Pintor è stato un grande saggio. Qualunque sia la tua convinzione politica da lui impari moltissimo.
E soprattutto apprezzi l’essenzialità della sua scrittura: un insegnamento etico.
tutto vero e io amo le cose semplici, essenziali.
spesso però tra il dire e il fare… 😉 ciao!