Oggi è il 4 ottobre, giorno di San Francesco.
Quando ero piccola, era una vera e propria vacanza, la prima vacanza a scuola appena cominciata.
Le suore mi davano ogni anno un santino che riproduceva uno degli episodi della vita del santo dipinti da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi.
È così che ho conosciuto San Francesco e che ho fatto amicizia con Giotto. Un’amicizia nata sui banchi di scuola, che col tempo non ha fatto che approfondirsi e che dura tuttora.
Giotto ha su di me un enorme potere seduttivo, come lo aveva sui suoi contemporanei.
Per loro era soprattutto il fascino di un mondo ritrovato: dopo secoli di pittura bizantina con i suoi limbi dorati – dai quali erano esclusi la storia, il paesaggio, i sentimenti e la quotidianità dell’uomo – Giotto fece loro rivedere in pittura il mondo reale, non come lo avevano rappresentato prima gli altri, ma come lo vedeva lui, con i suoi propri occhi.
Non più sfondi piatti e dorati, ma paesaggi veri, quelli della campagna umbra.
Con la natura, anche gli animali hanno diritto di cittadinanza nel mondo di Francesco: il grande cavallo nel Dono del mantello, almeno una ventina di piccoli volatili nella Predica agli uccelli.
E Assisi, con le sue case, i suoi balconi, le sue torri, le mura merlate, le strade, il tempio romano della Minerva, la Torre del Popolo, i panni stesi.
Per me, l’incanto di Giotto è soprattutto in quello che chiamo “il gioco degli occhi”. A Giotto non bastava riportare il santo tra gli uomini e nella sua città. Voleva anche mostrare le emozioni e i sentimenti dei protagonisti delle sue storie. Ma non sapendo ancora come atteggiare bene le espressioni dei volti, faceva parlare altri particolari, soprattutto gli occhi e le mani.
Il gioco degli occhi è sempre intenso, concentrato e teso. Occhi che si guardano fissi, profondamente, da volti convergenti l’uno verso l’altro, dai quali si potrebbero tracciare decine di linee che attraverserebbero tutte le pareti. Mentre dai gesti nervosi e vivaci delle mani si potrebbero trascrivere interi discorsi, prediche, sermoni e battute.
Ciao ! Ho lettura sito web po’ di tempo ora e finalmente il
coraggio il coraggio di andare avanti e darvi un gridare da New Caney Texas!
Volevo solo dirvi menzione dire continuate così fantastica lavoro!
Maramures Grazie, buona giornata!
Ne sono contenta, grazie a te 🙂
Luisa