Oggi, dopo 14 anni, ho riprovato l’emozione di entrare e di parlare in uno studio radiofonico.
Avevo dimenticato, o forse rimosso, l’immagine e l’atmosfera di quella specie di acquario ovattato, con un arredamento essenziale: un tavolo – preferibilmente tondo, perché le persone devono guardarsi e capirsi al volo –, coperto di un feltro perché tutti i rumori che possiamo fare con le mani o spostando un oggetto vengano annullati o attutiti, moquette, sedie, cuffie. Basta.
Mi sono seduta, ho messo la cuffia in testa, ho provato un tuffo al cuore, e la magia è tornata: pensi, parli, e loro ti ascoltano. Subito. Nelle loro case, al lavoro, in macchina.
Tutto concentrato. Non c’è tempo per indugiare, per riflettere, devi parlare ed esserci, con tutta te stessa.
La radio era Radio Vaticana. La trasmissione 105live. La conduttrice Antonella Palermo. Il tema: il web writing.
E alla fine, dopo tanto parlare di web, sono stata invitata a scrivere qualcosa sul registro degli ospiti, un grosso quaderno pieno di mille calligrafie, di gente famosa o di perfetti sconosciuti. Ho trascritto la mia emozione, pensando che quel quadernone così tradizionale era in fondo un’idea bellissima per ricordare un piccolo evento di voci nell’etere.
Trattengo il respiro e mi butto a occhi chiusi, il miglior modo di superare l’imbarazzo. Sono un’amante della parola, in qualunque forma essa si presenti, scritta, pensata, ascoltata (andrò subito a sentirti). I tuoi consigli mi aiutano a gustare meglio ciò che leggo e a preparare meglio i miei banchetti scritti. Grazie.
interessante il tuo lavoro
vibrante la tua passione
efficaci alcune scelte
forse sarebbe necessario più materiale su correzione di bozze e su editing
una nota:
si dovrebbe dire: “scrittura professionale e no”
leonardo
vetrocoke@hotmail.com